Disabilità e PEI – piano educativo personalizzato: Il nuovo Governo vuole approvare una riforma per togliere il potere ad un gruppo pluridisciplinare (di docenti e operatori sanitari) che ogni anno crea e organizza un piano educativo personalizzato per gli alunni con disabilità. Finora questo strumento è stato di aiuto a moltissimi studenti e famiglie, per rendere la scuola inclusiva e accessibile ai soggetti più deboli. Perché toglierlo? Questo si chiedono i genitori che hanno lanciato questo appello e si rivolgono al Ministro dell’Istruzione Bussetti.

Attualmente la petizione ha firmato 18.228. Arriviamo a 25.000.

GIU’ LE MANI DAL GLHO – GIU’ LE MANI DAL PEI

Siamo dei genitori con figli con disabilità che frequentano la scuola appartenenti a più Regioni d’Italia; abbiamo appreso che il Governo ha intenzione di volere portare a termine il pessimo lavoro di smantellamento dei diritti degli alunni con disabilità, che il precedente governo aveva attuato con l’approvazione del DLGS 66 del 2017 (denominato beffardamente decreto per la promozione dell’inclusione scolastica!).
Questo governo intende approvare una riforma che toglie del tutto il potere attribuito per legge al GLHO, (Gruppo di lavoro Operativo per l’alunno con disabilità), nell’ambito della redazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) di indicare le ore di sostegno necessarie per l’alunno/a con disabilità di qualunque tipo.

Il GLHO, come tutti sanno, è quel gruppo pluridisciplinare composto da: docenti di sostegno, docenti non di sostegno, operatori sanitari e, con la partecipazione della famiglia, ha il delicato compito, attribuitogli dalla legge 104 del 1992 e dal DPR di attuazione 1994, di redigere congiuntamente il PEI (Piano educativo individualizzato) in favore dell’alunno con disabilità;

Come è noto, il potere e l’obbligo al GLHO di INDICARE LE ORE DI SOSTEGNO NEL PEI è stato attribuito per legge, dal comma 5 dell’art. 10 Dl. 2010 n. 78, conv. in legge 2010 n. 122, secondo questa norma, introdotta dopo la famosa sentenza della Corte Costituzionale n.

80 del 2010, per garantire nella sua effettività il diritto allo studio e all’istruzione dell’alunno con disabilità, solo il GLHO, che conosce la storia e la vita dell’alunno/a può avere il potere di indicare le ORE ritenute necessarie per garantire il diritto allo studio e all’istruzione.
IL NUOVO GOVERNO, PURTROPPO, IN CONTINUITA’ CON IL PRECEDENTE, VUOLE ABROGARE QUESTA NORMA DI FATTO NEUTRALIZZANDO, ANZI AZZERANDO, I POTERI DEL GLHO IN ORDINE ALL’INDICAZIONE DELLE ORE DI SOSTEGNO!

ECCO COME VUOLE FARLO

Nel testo del Dlgs 66 del 2017 (Decreto per la promozione dell’Inclusione degli alunni con disabilità) l’art. 18 comma 1 lettera a) prevede l’abrogazione del terzo e del quinto periodo del comma 5 dell’art. 10 Dl. 2010 n. 78, conv. in legge 2010 n. 122, cioè in parole semplici della norma di legge che attribuisce oggi i poteri al GLHO di indicare le ore di sostegno nel PEI (di fatto neutralizzando i compiti del GLHO, il quale non avrebbe più il potere di indicare le ore necessarie per l’alunno/a con disabilità).
Quindi il GLHO per la sua composizione pluridisciplinare e la partecipazione della famiglia, l’unico che conosce la storia, la vita, le capacità, le potenzialità dell’alunno/a con disabilità, non avrebbe più nessuno potere di personalizzare il PEI con riferimento alle ore di sostegno!

Nessun altro organo però può sostituire il gruppo GLHO!

Noterai che l’art. 7 del DLGS 2017 n. 66, “Piano Educativo Individualizzato” non prevede il potere del GLHO di indicare le ore, perché una volta abrogata per legge la norma che oggi attribuisce questo potere al GLHO, quest’ organo finirà per occuparsi di altro!
Non avrà più il potere di indicare le ore di sostegno necessarie per l’alunno/a con disabilità!

Tutto ciò però è gravissimo perché è illegittimo, lede il diritto fondamentale degli alunni con disabilità allo studio e all’istruzione; le famiglie perderebbero un punto di riferimento fondamentale per la vita dei loro figli, dove potersi confrontare nell’ambito della redazione del PEI per l’indicazione delle ore di sostegno ai loro figli.

Qualora ciò dovesse avvenire porterebbe ad una lesione irrimediabile dei diritti degli alunni con disabilità e un taglio probabilmente molto rilevante di docenti di sostegno, perché tale tentativo è illegittimo.

Ciò determina un abuso palese sia dell’oggetto della delega, sia dei principi e criteri direttivi contenuti nella legge 107/2015 legge sulla buona scuola), che non (ha mai previsto un ipotesi di tale genere, né può ritenersi che il potere del governo possa estendersi fino al punto di ledere irrimediabilmente i diritti costituzionali degli alunni con disabilità.

Nessuno dei criteri o dei principi direttivi, per non parlare dell’oggetto della delega, contenuti nella lettera c) del comma 181 L. 107 del 2015, fa riferimento alcuno alla possibilità per il legislatore delegante di intervenire normativamente sulla possibilità di neutralizzare il potere del GLHO nell’ambito della redazione del PEI, un potere giuridico sostanziale attribuitogli per legge, quale è quello di indicare le ore necessarie ed effettive di sostegno, che ogni singolo alunno/a ha diritto a usufruire seconda la necessaria personalizzazione caso per caso, che, solo questo specifico organo che conosce la storia e la vita dell’alunno/a, è in grado di realizzare in collaborazione con la famiglia.

Tale operazione è manifestamente illegittima, non è possibile operarla, qualunque siano le ragioni che impongono la soppressione dei poteri del GLHO nell’ambito della redazione del PEI, con specifico riferimento all’ indicazione delle ore di sostegno necessarie, quand’anche fossero, come temiamo, ragioni di carattere finanziario, si andrebbero a scontrare con i limiti invalicabili che i diritti fondamentali impongono al legislatore, come ha più volte ha ribadito la Corte Costituzionale affermando che: “ i diritti sociali sono diritti fondamentali;

l’art. 38 è norma vincolante per il legislatore; un diritto fondamentale costituisce un limite invalicabile alla discrezionalità del legislatore che è tenuto a renderlo effettivo, affinché la sua affermazione non si traduca una mera previsione programmatica, ma venga riempita di contenuto concreto e reale (Cost. n. 80/2010 e 2016/275).

Gli alunni con disabilità e le famiglie sarebbero privati i primi di un loro diritto certo e soggettivo, le famiglie di uno strumento di tutela qualora il diritto dei loro figli venisse negato!

Si determinerebbe con molta probabilità un taglio notevolissimo di posti sul sostegno per i docenti specializzati, malgrado i dati dello stesso MIUR riportano una carenza di cattedre sul sostegno impressionante dovuta anche all’aumento ogni anno degli alunni con disabilità;

Dai dati MIUR emerge infatti che nell’ultimo anno 2016/2017, circa 51.949 docenti di fatto, (su cui si avvicendano ogni anno docenti precari specializzati, docenti di ruolo in assegnazione provvisoria e docenti non specializzati), hanno coperto cattedre sul sostegno.
Dunque le cattedre ci sono, i posti sul sostegno sono in abbondanza, gli alunni con disabilità crescono ogni anno,eppure il governo anziché stabilizzare tutti i docenti precari specializzati e di ruolo specializzati su tutti i posti disponibili sul sostegno e garantire in questo modo una vera ed effettiva continuità didattica, mira a togliere i poteri al GLHO, non vuole che sia quest’ organo a dare le ore di sostegno agli alunni con disabilità, vuole che sia un organo amministrativo ( il GIT?), (la commissione prevalentemente sanitaria che dovrà redigere il profilo di funzionamento?) a indicare le ore di sostegno, (cioè un organo periferico del MIUR il primo e a prevalenza sanitaria il secondo!), che non conoscono nessuno degli alunni con disabilità e dovrà stabilire le ore che saranno necessarie tenendo conto delle esigenze di risparmio delle risorse.

PER TUTTO CIO’ CHIEDIAMO:

Al Sig. Ministro dell’ Istruzione, della Ricerca e dell’ Università, Prof. Bussetti, che noi non ci stiamo, non commetta l’errore di portare avanti la neutralizzazione dei poteri del GLHO con riferimento all’ indicazione delle ore di sostegno necessarie per gli alunni con disabilità. Lei sa bene come noi, essendo stato un docente di sostegno, che non esiste nessun altro organo che può sostituirsi al GLHO in questo compito delicatissimo per la vita degli alunni e per la garanzia del loro diritto allo studio, all’ istruzione e all’inclusione scolastica.

Pertanto le chiediamo di sopprimere l’art. 18 del Dlgs 66 del 2017, nella parte in cui mira ad abrogare la norma di legge che oggi attribuisce al GLHO il potere di indicare le ore di sostegno, riconoscendogli i medesimi poteri che oggi questo organo ha per legge e riconsegnando alle famiglie i diritti per i loro figli. 

SE VUOI FERMARE QUESTO ATTO DI GRAVE ILLEGITTIMITA’ – SE VUOI TUTELARE GLI ALUNNI CON DISABILITA’ – SE VUOI GARANTIRE CHE NON CI SIANO PROBABILI TAGLI CONSIDEREVOLI NELL’ORGANICO DEL SOSTEGNO – CHIUNQUE TU SIA GENITORE – DOCENTE – OPERATORE
SANITARIO – ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E AUTONOMIA –
ASSISTENTE IGIENICO PERSONALE – PERSONALE ATA – PERSONALE
AMMINISTRATIVO – SEMPLICE CITTADINO – ASSOCIAZIONE DI FAMIGLIE
– ORGANIZZAZIONE SINDACALE – CHE VUOLE UNA SCUOLA
EFFETTIVAMENTE INCLUSIVA E TUTELANTE PER I SOGGETTI PIU’ DEBOLI.

FIRMA LA PETIZIONE! sul sito change.org: https://www.change.org/p/marco-bussetti-ministro-dell-istruzione-gi%C3%B9-le-mani-dal-glho-gi%C3%B9-le-mani-dal-pei-bussetti-marco-mariopittoni-luigigallo15

Facciamo sentire alta la nostra voce urlando:

GIU’ LE MANI DAL GLHO – GIU’ LE MANI DAL PEI!