Il disabile titolare di 104 e il suo accompagnatore, in caso di soggiorno in una struttura ricettiva, sono tenuti a pagare la tassa di soggiorno? Dopo il caso di Olbia, dove a una coppia di disabili è stato addebitato il costo del contributo, la questione sulle esenzioni 104 si è riaperta. Come funziona, quindi, in questi casi?

Tassa di soggiorno e 104: quando spetta l’esenzione

A regolamentare la tassa di soggiorno è il decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, che riporta le “Disposizioni in materia di Federalismo Fiscale Municipale”.

Con questo documento, nello specifico, il legislatore ha stabilito – all’art. 4 – che:

“I comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio”.

Allo stesso comma, però, è specificato che l’imposta di soggiorno va applicata secondo criteri di gradualità, in proporzione al prezzo, e fino a 5 euro a notte. Fermo restando che l’introduzione della stessa resta una facoltà degli enti locali, la legge ha comunque stabilito un limite massimo, aggiungendo anche che il gettito in questi casi deve essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo. Tra questi, in particolare, sono compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici comunali.

Al comma 3, invece, è dettata la disciplina generale di attuazione dell’imposta di soggiorno. Spetta infatti ai Comuni, in conformità a quanto quanto stabilito nel regolamento, adottare ulteriori modalità applicative del tributo, così come prevedere esenzioni e riduzioni per particolari categorie o per determinati periodi di tempo.

Esenzione dal pagamento della tassa: cosa prevede la legge

Contrariamente a quanto molti hanno scritto, dal pagamento della tassa di soggiorno non sono sempre e comunque esenti i titolari di 104 e i loro accompagnatori.

La coppia che ha denunciato la struttura di Ostia, infatti, ha potuto ottenere il rimborso del contributo perché nel Comune sardo il regolamento dispensa questi soggetti dal versamento.

Come già accennato sopra, sia l’importo sia i dettagli relativi al regolamento e alle esenzioni sono demandati alla regolamentazione delle singole amministrazioni locali. Pertanto, bisogna consultare di volta in volta le disposizioni vigenti all’interno di un determinato territorio.

Attualmente, per esempio, oltre Olbia, tra le città d’arte e turistiche che in Italia riconoscono l’esenzione del pagamento della tassa di soggiorno per i titolari di 104 (e accompagnatori) ci sono:

  • Milano;
  • Verona;
  • Bologna;
  • Rimini;
  • Firenze;
  • Venezia;
  • Napoli.

Si tratta di potestà regolamentare generale riconosciuta ai Comuni. Infatti, le province e i comuni possono disciplinare con regolamento le
proprie entrate, anche tributarie. L’unico limite, in questi casi, è l’individuazione e la definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e dell’aliquota massima dei singoli tributi.