Diritto di voto, appuntamento con le elezioni politiche nazionale il 4 marzo 2018. La frase “il voto è un diritto e anche un dovere”, viene detta sempre più spesso prima di qualunque tipo di elezione.

L’astensionismo di noi italiani alle urne è sempre molto forte. E’ importante essere presenti agli appuntamenti elettorali, la politica è importante all’interno della nostra nazione è fondamentale, ed è proprio per questo motivo che non dovremmo mancare.

Nel febbraio del 1945, il secondo governo Bonomi, introduceva in Italia il suffragio universale con l’estensione alle donne del diritto di voto.

Sono passati 60 anni, eppure alle urne ancora oggi il vincitore è l’astensionismo. Non importa per chi l’elettore voti o cosa voti.

Bisogna votare per un ideale e perché si crede in qualcosa. Dobbiamo credere in un mondo migliore e la politica ci può aiutare a farlo. E’ importante recarsi alle urne ed esprimere il proprio voto.

Appuntamento al 4 marzo “il Voto è un diritto”

Il voto è un diritto, lo stabilisce la Costituzione con l’ “Art. 48. Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Lavoratori marittimi e aviatori italiani

Saranno molti i lavoratori marittimi e aviatori italiani a bordo di navi o aeromobili con regolare contratto di lavoro, in navigazione in acque internazionali, territoriali straniere o all’attracco in porti esteri, che si trovino in condizioni di impossibilità all’esercito del diritto di voto, nonostante i mezzi battenti bandiera italiana risultino a tutti gli effetti territorio italiano secondo il codice di navigazione.

Naviganti (marittimi e aviatori) ( art. 50 del D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361)

In occasione dello svolgimento delle elezioni politiche, i naviganti (marittimi o aviatori) fuori residenza per motivi d’imbarco sono ammessi a votare, previa esibizione della tessera elettorale, in qualsiasi sezione del comune in cui si trovano.

Nel caso di elezioni regionali, ai sensi dell’art. 1, lett. f), del decreto-legge 3 maggio 1976, n. 161, convertito nella legge 14 maggio 1976, n. 240, i naviganti sono ammessi a votare per tali elezioni in qualsiasi sezione del comune ove si trovino per motivi d’imbarco, sempre che siano iscritti nelle liste di un comune della regione.

Le procedure sono farraginose, rendono molto difficile ed oneroso l’esercizio concreto di tale diritto. Si spera che si possa trovare una soluzione diversa che consenti ai tanti lavoratori marittimi e aviatori di poter esercitare il loro diritto di voto, le procedure rendono impossibile tale svolgimento, si ricorda che i mezzi battenti bandiera italiana risultino a tutti gli effetti territorio italiano secondo il codice di navigazione.