Sarà capitato a moltissimi di sentire parlare della direttiva Bolkestein, quella contro cui tassisti e ambulanti sono scesi in piazza. Perchè questa direttiva fa infuriare i titolari di determinate licenze commerciali?

La direttiva Bolkestein, che pende il nome del Commissario europeo per la concorrenza e il mercato interno Frits Bolkestein, ha l’obiettivo di favorire la libera circolazione dei serzizi abbattendo le barriere tra i diversi Paesi dell’UE. L’accesso ai mercati europei, secondo la direttiva, deve essere de regolaramentato e il più possibile libero dall’esercizio delle attivita di servizi che devono essere quelle del Paese di destinazione in modo da non interferire con gli equilibri dei mercati locali.

Gli ambulanti contestano deteminati punti della direttiva Bolkestein: quest’ultima, infatti, prevede che siano messe albando le concessioni pubbliche come quelle degli ambulanti, che il decreto Milleproroghe ha prorogato fino al 31 dicembre 2018. Gli ambulanti chiedono al Governo di escludere completamente la categoria dall’obbligo di messa al bando delle concessioni pubbliche.

A tal riguardo, in questi giorni si stanno schierando anche le associazioni dei consumatori. Riportiamo il Comunicato Stampa diffuso dall’Aduc nella giornata di oggi:

“Bolkestein. Se non ci fosse bisognerebbe auspicarla!!

Firenze, 15 Marzo 2017. Tanti in piazza per manifestare contro la Bolkestein, coi leader di opposizione e non solo (1) che li appoggiano in virtu’ del loro antieuropeismo. Una buona occasione per cavalcare il malcontento e promettere agli istinti primordiali di chi non vede oltre il proprio naso e oltre il proprio domani. Perche’ la questione e’ proprio questa: esiste o no il libero mercato? Non e’ l’assenza di questo che fa mantenere alti i livelli di disoccupazione e produzione di reddito, nonche’ alimentare le commistioni piu’ o meno criminali tra poteri costituiti e corporazioni di vario tipo?
A tutti fa comodo che molti servizi e prodotti costino poco, senza che questo comprometti la loro qualita’.

Anzi. Piu’ mercato, maggiore offerta, maggiore qualita’, piu’ scelta. E’ cosi’, per esempio, per la telefonia, per molti prodotti di uso quotidiano, fino all’alimentazione. E perche’ questo accada occorre che il meccanismo di domanda ed offerta sia libero, accessibile a tutti, incluso lo “straniero”, che se ci fa comodo quando porta soldi per il turismo, ci fa comodo anche quando viene a lavorare in Italia: scambi di tecnologie; conoscenze condivise; economicita’ di servizi e prodotti grazie ad un mercato piu’ ampio che non quello nazionale; etc. Vogliamo rinunciare a questo e -magari- tornare alla Sip unica per i telefoni, o all’Enel unica per l’energia, o ai pomodori in tutte le stagioni, o ad automobili con prezzi tripli rispetto agli attuali, etc? Perche’ questo non accada occorre che ci si apra alle tecnologie che migliorano qualita’, costo
ed offerta (taxi-Uber, pullman), che si possa lavorare senza dover pagare (quasi sempre “a nero”) tangenti di ingresso per un’attivita’ di commercio ambulante o per la gestione di una bagno marino. E questo bisogna farlo condividendo i vantaggi e gli svantaggi con tutti quelli che usano l’euro e non solo, moneta senza la quale oggi le nostre merci sarebbero a prezzi stracciati per l’export e dovremmo pagare cifre astronomiche per l’import.
Certo, non e’ semplice ed automatico. Qualche prezzo occorre pagarlo, ma non e’ mai un prezzo di rinuncia e fallimento, come ci vogliono far creder le sirene del protezionismo che sono oggi in piazza contro la Bolkstein. No! E’ un prezzo a cui ognuno puo’ far fronte partendo dal presupposto di innovazione, qualita’, tecnologia, mercato… cioe’ io lavoro bene se rispondo alla domanda del mercato (che e’ globale) e non se sono io che devo imporre ad un mercato un mio prodotto senza dare la possibilita’ ai consumatori ed utenti di scegliere.

Nel frattempo, i manifestanti contro la Bolkstein potranno anche ottenere un qualche risultato, visto che anche il partito di maggioranza relativa sembra non capire e cedere alle loro richieste, ma e’ bene che facciano mente locale al fatto che si tratta di una toppa che vale solo per loro, che’ gia’ i loro figli (a cui molti pensano di lasciare in eredita’ licenze mantenute grazie a queste rivendicazioni) dovranno far fronte ad un’esplosione con deflagrazione peggiore di quella che a loro sembra l’attuale. E questo proprio perche’ il detonatore sara’ tirato da soggetti economici -utenti e consumatori- a cui anche loro appartengono, anche se fanno finta del contrario.

1 – mozione Pd per escludere ambulanti dalla direttiva, sarebbe interessante sapere cosa vogliono fare della partecipazione italiana al processo e governo comunitario…

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori”