Come abbiamo già annunciato in un precedente articolo, la malattia dei dipendenti statali, con la riforma della pubblica amministrazione passerà come competenza dell’Inps. Le novità, però, non finiscono qui perchè le intenzioni del governo sono quelle di guardare con più attenzione alle assenze per malattia dei dipendenti pubblici.

Dopo il licenziamento più facile e la lotta contro le assenze ripetute, saranno inserite nella riforma Madia anche alcune novità che riguardano i permessi e le assenze per malattia dei dipendenti pubblici.

Anche se ancora non si sa nulla di preciso e se le negoziazioni avverranno tra Aran e sindacati, quello di cui si parla è di inserire una tetto massimo annuo di assenze per malattia esteso anche a quelle patologie gravi che richiedono chemioterapia o dialisi.

Sarà inserita anche una specifica disciplna sui permessi orari per le visite mediche e i permessi brevi a recupero per motivi familiari connessi lla banca delle ore. I paletti attuali, infatti, saranno confermati e le assenze andranno giustificate o con certificato medico ma la disciplina prevede un tetto massimo di ore utilizzabili per la fruizione di tali permessi che mmonta a 6 ore, ovvero 1 giornata lavorativa l’anno.

Tutte queste novità si abbinano alla stretta attuata contro coloro che saltano per malattia o permessi ripetutamente il venerdì e il lunedì per permettersi fine settimana più lunghi: le assenze strategiche andranno contrastate e in caso di anomalie ripetute saranno previste sanzioni disciplinari che possono arrivare anche al licenziamento.