Digitale terrestre, cambieranno le regole nella legge di bilancio 2018. La nuova legge contiene una misura che costringere migliaia di persone a cambiare televisore o comprare un decoder.

Con questa nuova misura, si prevede un “Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G“ (art. 89) che consiste nel passaggio del sistema televisivo nazionale al digitale terrestre di seconda generazione ( Dvb-T2), che rende possibile lo sviluppo di un sistema più veloce per la telefonia mobile.

Il passaggio al Dvb-T2 è consigliato dall’Unione Europea, l’obiettivo è quello di sviluppare le frequenze 700 MHZ, occupate attualmente dai canali televisivi.

La nuova misura prevista nella legge di bilancio, se approvata, prevede vari passaggi di attuazione per arrivare al Dvb-T2. Le procedure per l’assegnazione dei diritti di sfruttamento delle frequenze, dovranno essere definite entro marzo 2018 da AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Successivamente il Ministero dello Sviluppo economico, assegnerà materialmente le frequenze.

Si prevede che il passaggio dalla 1° alla 2° generazione del digitale terrestre, si concretizzerà dal primo gennaio 2020 al giugno 2022, ancora non si sa come avverrà e quali regioni lo adotteranno per prime.

Digitale terrestre, il cambio del televisore

Se la misura prevista nella legge di bilancio sarà approvata, molte persone dovranno cambiare tv o dotarsi di un apposito decoder per adeguarsi alla 2° generazione.

Fondi del Governo

Il Governo ha già stanziato 100 milioni di euro di incentivi per coprire i costi dei nuovi decoder.

Saranno messi in commercio vari tipi, i più economici dovrebbero costare intorno ai 25 euro.

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