L’Agenzia delle Entrate corre. Siamo solo a metà dicembre e già mette a disposizione la bozza del modello di Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) con le relative istruzioni ministeriali.

Diverse sono le novità. Si ritocca il quadro VO, dedicato alle opzioni e revoche di regimi IVA, e si inserisce il nuovo quadro CS che si riferisce al nuovo contributo straordinario contro il caro bollette.

Ricordiamo che, in linea generale, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA tutti i contribuenti esercenti attività d’impresa ovvero attività artistiche o professionali con partita IVA.

Sono previsti, tuttavia, alcuni casi di esonero. Ad esempio, non presentano il modello i contribuenti con partita IVA in regime forfettario e di vantaggio.

Le novità nella Dichiarazione IVA 2023

Andando nel dettaglio delle novità del modello, nella sezione 3, rigo VO35 riservato alle imprese agricole esercenti anche l’attività enoturistica, è stata introdotta la casella per comunicare la revoca dell’opzione per l’applicazione dell’IVA e del reddito nei modi ordinari.

Si inserisce il nuovo quadro CS, per consentire ai soggetti passivi del contributo straordinario contro il caro bollette (art. 37 decreto-legge n. 21 del 2022), di assolvere i relativi adempimenti dichiarativi. Il quadro deve essere compilato esclusivamente dai soggetti che, verificata la sussistenza delle condizioni per l’applicazione del contributo, risultino tenuti ad effettuare i relativi versamenti.

Tempi di presentazione: la scadenza

La Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) dovrà essere presentata nella finestra temporale compresa tra il ° febbraio 2023 e il 30 aprile 2023. Tuttavia, essendo il 30 aprile di domenica ed il 1° maggio rosso a calendario, il termine ultimo slitta al 2 maggio 2023.

Per chi dovesse saltare la scadenza del 2 maggio senza inviare il modello dichiarativo, NON si configura ancora omissione dichiarativa. Si avranno, infatti, ulteriori 90 giorni di tempo prima che scattino le sanzioni pensati.

In questo caso si parla di dichiarazione tardiva. Pertanto, con riferimento alla Dichiarazione IVA 2023, sarà:

  • tardiva, quella non presentata entro il 2 maggio 2023, ma entro i successivi 90 giorni
  • omessa, quella non presentata entro il 2 maggio 2023 e nemmeno entro i successivi 90 giorni.

In caso di Modello IVA 2023 “tardivo” sarà necessario versare una sanzione pari a 25 euro (1/10 di 250 euro) con codice tributo 8911.

Sarà altresì necessario, versare (con ravvedimento) l’eventuale omesso versamento dell’imposta che ne scaturisce.

Come si presenta la Dichiarazione IVA 2023

Come per i precedenti modelli, anche la Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) sarà da inviarsi all’Agenzia delle Entrate esclusivamente per via telematica. L’adempimento potrà farsi direttamente dal contribuente o anche tramite intermediario incaricato (commercialista, consulente del lavoro, ecc.).

La dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La prova della presentazione della dichiarazione è data dalla comunicazione attestante l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata sempre per via telematica.

Trovi qui la bozza del Modello IVA 2023 e le relative istruzioni.