I possessori di immobili tenuti alla presentazione della Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021) possono stare ancora tranquilli fino al 30 giugno 2023. È l’effetto della proroga stabilita all’art. 3 del decreto Milleproroghe.

Anzi se ci mettiamo che c’è possibilità di dichiarazione tardiva, i sonni tranquilli possono essere dormiti fino a settembre 2023.

L’unico aspetto negativo di questa proroga è rappresentato dal fatto che al 30 giugno 2023 si accavalleranno due adempimenti. Entro quella data non solo si dovrà presentare la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021) ma anche la Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022).

Dichiarazione IMU 2022 con doppia proroga

Occorre ricordare che il termine ordinario previsto dalla legge per fare l’adempimento è il 30 giugno dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Questo significa che:

  • il 30 giugno 2022 era il termine ordinario per la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021);
  • il 30 giugno 2023 è il termine ordinario per la presentazione della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022).

Tuttavia, il decreto Semplificazioni è intervenuto a prorogare la data del 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.

Ora c’è il Milleproroghe che, come detto, è intervenuto nuovamente spostando dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il termine ultimo per la presentazione della Dichiarazione IMU 2022.

Gli effetti sulla dichiarazione tardiva

Chi non dovesse rispettare la scadenza, ancora nulla è perduto. Infatti, si avranno ulteriori 90 giorni di tempo per farlo. In questo caso si parla di dichiarazione tardiva.

Dunque, con riferimento alla Dichiarazione IMU 2022, e anche alla Dichiarazione IMU 2023, sarà tardiva quella non presentata entro il 30 giugno 2023 ma entro i 90 giorni successivi. Pertanto, entro il 28 settembre 2023. Questa data, ovviamente è da considerarsi al netto di ulteriori eventuali proroghe del termine ordinario che potrebbero essere decise dal legislatore.

La presentazione di una dichiarazione IMU tardiva non è certo immune da sanzione. Bisognerà pagare un importo abbastanza esiguo. Ossia 5 euro, vale a dire 1/10 di 50 euro.

Laddove, invece, si lasceranno passare anche i 90 giorni senza fare la dichiarazione, allora scatterà la sanzione piena prevista dal comma 775 della legge n. 160 del 2019.

In questo caso non ci sarà alcuna riduzione e bisognerà solo aspettare che il comune irroghi la sanzione.

Ricordiamo, infatti, che l’IMU è di competenza del Comune in cui si trovano gli immobili oggetto dell’imposta. Ed è allo stesso Comune che deve essere presentata la dichiarazione IMU, se obbligatoria.