In linea generale, il pensionato che ha casa di proprietà non ha l’obbligo di presentare il 730. A condizione però che il reddito da pensione venga corrisposto da un unico sostituto d’imposta, tenuto a effettuare le ritenute d’acconto o eventualmente da più sostituti ma certificati dall’ultimo che ha eseguito il conguaglio. A far propendere verso la scelta di presentare il 730, potrebbe essere l’ammontare delle spese detraibili. Se, ad esempio, come anticipato nel titolo, il pensionato ha dovuto sostenere molte spese mediche.

La convenienza va valutata caso per caso. Va ricordato, peraltro che la detrazione nella misura del 19%, si riferisce solo all’eventuale spesa che eccede la franchigia di 129,11 euro.

Immaginiamo, quindi, che il pensionato dell’esempio abbia sostenuto spese per 450 euro,  il 19% detraibile sarà calcolato su 320,89 euro. Ne deriva che, se l’insieme delle spese sostenute durante l’anno non supera l’importo della franchigia, non si ha diritto a nessuna detrazione. Se, al contrario, visto che parliamo di spese importanti tanto da portarle nel 730, le spese sanitarie superano il tetto di 15.493,71 euro (inclusa franchigia), è possibile distribuire la detrazione in quattro quote annuali dello stesso importo.

Documentazione spese mediche per la detrazione 730

La decisione di chiedere la detrazione in 730 va presa per tempo perché servirà conservare la documentazione che certifica la spesa (fattura, parcella, ricevuta o scontrino).

Per l’acquisto di medicinali occorre conservare la fattura o lo “scontrino parlante” che ne specifichi la natura (“farmaco” o “medicinale”), la qualità (denominazione del farmaco), la quantità acquistata e il codice fiscale di chi utilizza il medicinale.

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