Le detrazioni fiscali che è possibile inserire all’interno della dichiarazione dei redditi si modificano di anno in anno, ampliate dalle varie leggi. Tra le spese detraibili troviamo anche quelle relative al condominio e in questo articolo approfondiremo il tema per vedere quali sono le spese condominiali sostenute che è possibile portare in detrazione.

Le spese condominiali, per quanto previsto nel 2017, sono detraibili quando i costi sostenuti riguardano parti comuni dell’edificio e possono essere portate in detrazione in relazione all’anno in cui i costi sono stati pagati materialmente dall’amministratore di condominio.

Per i singoli condomini la detrazione spetterà, ovviamente, nei limiti della quota di spesa spettante e sarà fissata in percentuali specifiche in base alla tipologia di intervento.

Gli interventi per i quali è prevista la detrazione della spese condominiali sono:

  •         gli interventi di riqualificazione energetica del condominio;
  •        gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria, di restauro e     risanamento conservativo effettuati sulle parti comuni condominiali;
  •         gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni condominiali.

 

Per gli interventi le cui spese sono state sostenute dal 6 giugno 2012 al 31 dicembre 2017 spetterà una detrazione pari al 50% mentre per gli interventi le cui spese saranno sostenute a partire dal 1 gennaio 2018 spetterà una detrazione pari al 36%.

Per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici legati ad interventi su parti condominiali la detrazione prevista è del 50%.

Leggi anche: Spese condominiali: chi le paga se la casa è pignorata?