Come ormai noto, a decorrere dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2020, ai fini della loro detrazione IRPEF del 19% in dichiarazione dei redditi è necessario che il pagamento sia fatto con strumenti tracciabili (bonifico, assegno, carta di credito, ecc.). Sono previste, tuttavia, piccole eccezioni.

Spese detraibili al 19%: tracciabilità non per tutte

Sono detraibili al 19% le seguenti spese solo se pagate con strumenti tracciabili:

  • sanitarie (fanno eccezione alcune spese)
  • acquisto e riparazione veicoli per disabili, cane guida per non vedenti
  • interessi passivi mutuo
  • istruzione
  • mutui
  • attività sportive dei figli
  • intermediazione immobiliare
  • canoni di locazione studenti universitari fuori sede
  • erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici
  • contributi riscatto laurea
  • pagamento di rette per la frequenza di asili nido
  • assicurazione vita
  • abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico
  • erogazioni liberali alle ONLUS, APS e ai Partiti politici
  • assicurazione per rischio di eventi calamitosi
  • spese in favore dei minori o di maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
  • canoni di leasing

Non soggiacciono, invece, all’obbligo di tracciabilità, ad esempio:

  • le spese per acquisto di medicinali, anche omeopatici
  • l’acquisto di dispositivi medici
  • le prestazioni rese da strutture sanitarie pubbliche o private accreditate al SSN
  • la detrazione canone di locazione abitazione principale
  • le spese di mantenimento dei cani guida
  • le donazioni effettuate all’ente ospedaliero “Ospedali Galliera” di Genova
  • la borsa di studio assegnata dalle regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano.

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