Esistono delle agevolazioni fiscali per gli addetti all’assistenza per le persone non autosufficienti, una di queste agevolazioni è la detrazione IRPEF. Gli addetti all’assistenza e i familiari delle persone non autosufficienti hanno la possibilità di detrarre dall’IRPEF le spese sostenute. Vengono definite non autosufficienti le persone con disabilità fisica, psichica, sensoriale o relazionale che vengono accertate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e attraverso valutazioni delle condizioni funzionali e sociali. La condizione di non autosufficienza deve essere certificata da un medico.

Le persone non autosufficienti non sono in grado di assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche o provvedere all’igiene personale, deambulare ed indossare indumenti. La persona non autosufficiente è colei che deve essere sorvegliata continuamente.

Detrazione IRPEF: calcolo

La detrazione IRPEF è del 19% che viene calcolata su l’ammontare della spesa non superiore a € 2.100 e che spetta quando il reddito complessivo del contribuente non sia superiore a € 40.000. L’importo dei € 2.100 viene considerato solo al singolo contribuente, se il contribuente ha sostenuto spese per sè e per un familiare, la somma sulla quale egli potrà calcolare la detrazione resterà sempre quella di € 2.100. La detrazione IRPEF spetta anche per le spese sostenute per il familiare non autosufficiente anche se egli non è fiscalmente a carico.

Detrazione IRPEF persone non autosufficienti: la prova delle spese

Le spese sostenute dovranno essere presentate con documentazione veritiera contenenti codice fiscale dati anagrafici di chi ha effettuato il pagamento e di chi presta l’assistenza, possono anche essere presentate con una ricevuta firmata dall’addetto all’assistenza. La detrazione IRPEF non verrà riconosciuta se la non autosufficienza non è certificata con documentazione completa nei minimi dettagli e ricollegata a vere patologie.

Agevolazione spese colf e badanti: detrazioni

E’ possibile usufruire anche dell’agevolazione per l’assistenza di colf e badanti che si occupano di persone non autosufficienti. Questa agevolazione è la deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori versati a colf e badanti.

L’agevolazione spetta anche quando l’assistenza domiciliare sia resa ad una persona ricoverata presso una casa di cura o di riposo. L’importante che i corrispettivi per l’assistenza siano documentati da apposite fatture con tutti i dati anagrafici della persona ricoverata, e i dati di chi effettua il pagamento.