Oggi entriamo dentro una casa Airbnb, solo virtualmente ma chi non è in vacanza può venire con noi e scoprire i segreti della piattaforma in questa intervista ad un host. Ecco quello che c’è da sapere su Airbnb.
Lui è Alex e affitta il suo loft su Airbnb a Pescara dal 2012. Ci svela come vanno “gli affari” e come funziona il sito, da un punto di vista pratico, economico e fiscale.

Come hai conosciuto Airbnb e come ti è venuto in mente di affittare online?

Nel 2011 ho provato Airbnb come ospite, in Olanda.

Il prezzo medio degli hotel era piuttosto alto per il mio budget e questa formula di alloggio mi ha permesso di prenotare una camera con bagno condiviso quindi economica. Mi sono trovato bene e ho deciso di sfruttare i miei spazi in casa ricavando un loft adiacente al mio appartamento di Pescara. Nel 2012, quando ho iniziato ad affittare con Airbnb, a Pescara eravamo pochissimi a farlo, forse neppure dieci. Inizialmente neppure io credevo che potesse andare così tanto bene ma l’entusiasmo mi ha permesso di superare lo scetticismo dei miei genitori e ora siamo tutti contenti di come vanno le cose, anche meglio delle aspettative considerando che Pescara ha una stagione turistica limitata soprattutto all’estate e comunque non compete sotto questo punto di vista con altre città o destinazioni di mare in Italia.

Come ti sei trovato e qual è stata l’esperienza più assurda?

Non ho avuto esperienze molto strane: in questo Airbnb è una garanzia perché permette di vedere i profili e le recensioni degli utenti. Rispetto ad altre piattaforme per affitti online secondo me ha un “volto più umano” nel senso che chi viene non cerca un alloggio e basta ma è interessato a parlare, conoscere e spesso portano souvenir e regali per l’host. I russi sono i più carini in questo (nota: a questo punto vogliamo sapere qual è il popolo con cui si è trovato peggio però ci chiede di mantenere il segreto quindi non possiamo soddisfare questa curiosità).

Se volete che vi confessi una cosa: molti mi chiamano per prenotazioni della camera ad ore, per motivi di lavoro ma anche per incontrarsi con l’amante.

Cosa consiglieresti agli ospiti che devono scegliere un alloggio su Airbnb?

Di non limitarsi alle foto dell’annuncio, che spesso sono fatte da un fotografo professionista (leggi anche: Come lavorare per Airbnb), e di leggere bene le recensioni ma al tempo stesso di essere flessibili e accomodanti perché non sono hotel e soprattutto rispettosi di chi affitta.

E quali consigli hai per chi vuole affittare online su Airbnb?

Di non limitarsi ad affittare una stanza o una casa. Per fare veramente la differenza bisogna personalizzare con i servizi ma soprattutto con il sorriso e la disponibilità. Noi ad esempio mettiamo a disposizione degli ospiti il servizio gratuito di pick up dall’aeroporto, le biciclette e sdraio e ombrellone per il mare. Io amo viaggiare quindi alle persone che vengono qui mi piace poter offrire tutto quello che a me farebbe piacere trovare all’estero.

Quanto si guadagna veramente su Airbnb e da cosa dipendono le entrate?

Il possibile guadagno su Airbnb dipende prima di tutto dal posto in cui si trova la casa secondo me. Chi ha una stanza al centro di Roma ad esempio sarà probabilmente sempre pieno e senza troppo sforzo anche se non ha le migliori recensioni. Per Pescara questo discorso non vale ovviamente.
Comunque avere la panoramica di quanto si guadagna con Airbnb è facile perché la piattaforma invia panoramica delle entrate, che poi servono in sede di dichiarazione dei redditi.

Ecco questione tasse Airbnb: parliamo della proposta di cedolare secca?

Onestamente credo che sia una tassazione eccessiva e non sono sicuro che semplificherebbe le cose perché i siti dovrebbero fare da sostituto di imposta.

La cedolare secca Airbnb? Non la vedo una riforma facile ma di sicuro è opportuno fare dei controlli contro l’evasione perché soprattutto nelle grandi città ci sono persone che affittano molte stanze e fanno concorrenza sleale a b&b o alberghi. Per il resto credo che Airbnb sia un buon metodo per dare una spinta turistica alle destinazioni come Pescara che, grazie anche ai collegamenti aerei low cost, è cresciuta molto dal punto di vista delle visite dall’estero.