La legge di Stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014 ha prolungato il Bonus Mobili per le ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica di edifici e di abitazioni fino al 31 dicembre 2015.   Il Bonus Mobili è un incentivo fiscale che permette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l’acquisto di arredi o elettrodomestici da destinare a quegli stessi immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal fatto che la spesa sia superiore a quella sostenuta.   La circolare 29/E del 2013 stabiliva che i soggetti che possono avvalersi del beneficio fiscale sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono i contribuenti che usufruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio con l’aliquota del 50% e il limite di spesa di 96.000 euro .

  La suddivisione stabilita dalla circolare era abbastanza limitata e faceva riferimento a interventi qualificabili come manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo. Ogni operazione che non fosse nell’elenco dava diritto alla detrazione del 50%, ma non garantiva la fruizione del bonus extra sui mobili o sugli elettrodomestici.   L’Agenzia dell’Entrate ha dato delle delucidazioni in merito, con la Circolare 11/E del 21 maggio 2014, specificando come possano costituire ulteriore presupposti anche determinati tipi di interventi, finalizzati al risparmio energetico e quando siano tra quelli elencati di manutenzione straordinaria, ma se rimangono soggetti ad una detrazione del 50%.   Per godere della detrazione le spese sostenute devono partire dal 26 giungo 2012, quindi la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella delle spese sostenute, e non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima delle spese per l’acquisto dell’arredo.    

Bonus mobili nei dettagli

  • La detrazione del 50% è ripartita in 10 rate annuali di pari importo
  • Alla detrazione fiscale del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio è stato affiancato un ulteriore incentivo per l’acquisto di mobili/ arredi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, fino a un massimo di spesa di 10.000 euro, IVA compresa, con una detrazione del 50% anche in questo caso da ripartire in 10 rate annuali (il bonus di 10.000 euro per gli arredi è ulteriore rispetto al tetto dei 96.000 euro previsto per le spese di recupero del patrimonio edilizio).
  • In relazione al limite massimo di spesa di 10.000 euro, a titolo esemplificativo: per una spesa di 8.000 euro si possono detrarre 4.000 euro; per una spesa di 14.000 euro si possono detrarre 5.000 euro.
  • Il “bonus mobili” è associato solamente alla detrazione fiscale del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e non alla detrazione del 65% prevista per il risparmio energetico
  • Alle cessioni di arredi non viene applicata nessuna ulteriore agevolazione fiscale (l’aliquota IVA da applicare è quella ordinaria, passata al 22% a partire dal 1 ottobre 2013).

 

I beneficiari del bonus mobili

Il “bonus mobili” spetta ai contribuenti che fruiscono della detrazione fiscale 50%, per aver sostenuto spese riguardanti il recupero del patrimonio edilizio e che sono assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

  • In particolare hanno diritto alla detrazione: il proprietario o il nudo proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato; i soci di cooperative divise e indivise; i soci delle società semplici; gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
  • Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.

 

Modalità di pagamento

Il pagamento  deve essere effettuato tramite bonifico “parlante” dal beneficiario della detrazione, oppure tramite carta di credito o di debito (bancomat). Non sono agevolabili i beni pagati in contanti oppure con assegno.

  E’ opportuno ricordarsi di comunicare alla propria banca l’intenzione di pagare con un bonifico parlante per poter accedere alle detrazioni fiscali previste per il recupero del patrimonio edilizio (per tali pagamenti è previsto un modello apposito). Il bonifico è detto “parlante” quando evidenzia la normativa di riferimento quale causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o il numero di partita iva del fornitore.   In caso di pagamento con carta di credito o bancomat, occorre farsi rilasciare scontrino fiscale riportante l’indicazione della natura, qualità e quantità del bene acquistato e, preferibilmente, il codice fiscale dell’acquirente. Saranno comunque considerati validi ai fini dell’ottenimento del Bonus Mobili anche gli scontrini fiscali senza il codice fiscale dell’acquirente, purchè riportanti i dati dell’esercente e natura, qualità e quantità dei beni acquistati.   Il soggetto pagante deve essere lo stesso al quale è intestata la fattura o ricevuta comprovante le spese per la ristrutturazione e la spesa di acquisto dei mobili (in caso di più persone che vogliono beneficiare della detrazione, ad esempio coniugi, la fattura dovrà riportare i codici fiscali di chi intende beneficiarne e il bonifico dovrà essere eseguito dagli stessi soggetti).