Approvata la riforma fiscale! Via libera alla riforma fiscale! Dopo 70 anni arriva la riforma fiscale!

In questi giorni abbiamo letto tanti titoli di giornali (carta stampata e online) espressi con queste parole. Titoli che inducono a pensare che la riforma fiscale è legge. Che la riforma del sistema di tassazione del nostro Paese è stata scritta, approvata ed è in vigore.

In realtà però le cose non stanno così. Non è stata approvata la riforma fiscale ma la c.d. “delega fiscale”. In sostanza il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegna di legge che delega il Governo per la riforma fiscale.

I punti principali della riforma fiscale

Questo in due parole significa una cosa sola. Ossia che il Consigli dei Ministri ha dato compito al Governo di fare la riforma fiscale.

Adesso si tratta di farla. E farla significa dover adottare tanti decreti quanti sono i punti della riforma fissati dal disegno legge di delega. In sintesi questi i punti principali fissati:

  • revisione delle aliquote IRPEF (da quattro a tre)
  • l’individuazione di una unica fascia di esenzione fiscale sia per redditi da lavoro dipendente che di pensione (quindi, unica NO tax area);
  • deducibilità, anche in misura forfettaria, delle spese sostenute per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato;
  • possibilità per tutti i contribuenti di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria e, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo;
  • una flat tax “incrementale” anche per i redditi da lavoro dipendente. Quindi, un’imposta sostitutiva (con aliquota agevolata) di IRPEF e addizionali
  • revisione del sistema di tassazione delle società (IRES)
  • modifica dello Statuto del Contribuente (si prevede, ad esempio, si fissare la tassa sugli interpelli)
  • la graduale abolizione IRAP per tutti
  • una sovrattassa all’IRES per compensare il mancato gettito che deriverebbe dall’abrogazione definitiva dell’IRAP
  • revisione della disciplina IVA (ad esempio, la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote)
  • revisione del sistema di accertamento fiscale.

Quanto tempo serve per fare la riforma fiscale

Ora il governo dovrà trovare le risorse e dare vita a tutti questi punti.

Pertanto la riforma fiscale è tutta ancora da scrivere.

Il Consiglio dei Ministri ha dettato anche i tempi in cui tutto questo dovrà avvenire. Nel comunicato stampa del 16 marzo 2023 è detto che

entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega, il Governo è delegato a emanare uno o più decreti legislativi di organica e complessiva revisione del sistema fiscale. Inoltre, sarà effettuato il riassetto delle disposizioni di diritto tributario in modo da raccogliere le norme in Testi unici per tipologia di imposta e da redigere uno specifico Codice.

Quindi, di tempo per avere la riforma ce ne vuole ancora.