Sulla questione deleghe per l’accesso al 730 precompilato, riceviamo dai nostri lettori numerose richieste di informazioni, come la domanda che segue. Approfittiamo dell’occasione per chiarire alcuni punti.

“Lo scorso anno ho presentato il 730 precompilato tramite il mio Caf di fiducia fornendo apposita delega all’accesso alla mia dichiarazione precompilata. Quest’anno vorrei presentare la dichiarazione sempre tramite lo stesso Caf. Da qui, sono qui a chiedere se sarà necessario fare una nuova delega al Caf o se quella dello scorso anno è ancora valida”.

 

L’accesso al 730 precompilato 2023

Con il provvedimento del 18 aprile scorso, l’Agenzia delle entrate ha comunicato le modalità attraverso le quali è possibile accedere al 730 precompilato 2023, redditi 2022.

Se il contribuente decide di non occuparsi direttamente della dichiarazione dei redditi dovrà delegare una terza persona. Questa può essere il suo datore di lavoro, il Caf o ancora il commercialista o il consulente del lavoro.

Detto ciò, la delega per l’accesso al 730 precompilato contiene le seguenti informazioni:

  • codice fiscale e dati anagrafici del contribuente;
  • anno d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata;
  • data di conferimento della delega;
  • indicazione che la delega si estende, oltre all’accesso alla dichiarazione 730 precompilata anche al foglio riepilogativo.

Si ponga attenzione al fatto che se la delega è fornita dal genitore, dal rappresentante legale, dall’amministratore di sostegno, dal curatore speciale o dall’erede per l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata riferita, rispettivamente, al figlio, alla persona legalmente incapace o alla persona deceduta, il CAF o il professionista abilitato sarà tenuto ad acquisire anche idonea documentazione da cui si evince la qualità di genitore, rappresentate legale, amministratore di sostegno o erede.

Nella delega devono essere indicati sia il codice fiscale e i dati anagrafici del contribuente per il quale viene richiesto l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata, sia il codice fiscale e i dati anagrafici del contribuente delegante (genitore o rappresentate legale o amministratore di sostegno o erede).

Il sostituto d’imposta accede al 730 precompilato solo se dalla Certificazione Unica, relativa all’anno d’imposta precedente a quello cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata, risulta aver prestato assistenza fiscale. Ed esclusivamente con riferimento ai contribuenti per i quali ha trasmesso nei termini all’Agenzia delle entrate la Certificazione Unica. Ovviamente relativa al periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata.

Delega al Caf. E’ ancora valida quella dello scorso anno?

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo al quesito sopra riportato.

Per rispondere al nostro lettore, ci viene in aiuto la circolare, Agenzia delle entrate, n° 11/E 2015; in tale documento di prassi, l’Agenzia delle entrate ha evidenziato che la delega ha valore per la dichiarazione precompilata relativa a una sola annualità e può essere revocata con le medesime modalità del conferimento.

Nel caso in cui il contribuente che richiede assistenza fiscale non intenda utilizzare la dichiarazione 730 precompilata, il Caf o il professionista abilitato acquisisce idonea documentazione da cui si evince la mancata autorizzazione da parte del contribuente all’accesso al modello 730 precompilato.

Dunque, il contribuente dovrà presentare una nuova delega al Caf. Da quest’anno la delega potrà essere assegnata anche in maniera digitale.