Anche il bonus trasporti pubblici diventa operativo.

Il Dl 50/2022 (il cosiddetto Decreto Aiuti) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 di ieri, martedì 17 maggio. Il decreto contiene disposizioni urgenti per contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina; nonché alcune misure a favore delle famiglie in difficoltà economica per far fronte all’impennata dei prezzi di questi mesi.

Il provvedimento più discusso in questi giorni è sicuramente il bonus 200 euro a favore dei cittadini con un reddito sotto i 35 mila euro; ma il decreto prevede anche altre importanti misure.

Tra le quali, appunto, il cosiddetto bonus trasporti pubblici. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus trasporti pubblici da 60 euro per lavoratori e studenti, cos’è e a chi spetta

Il decreto Aiuti, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede anche un bonus trasporti pubblici. Sostanzialmente, si tratta di un incentivo rivolto ai cittadini a basso reddito che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o nei luoghi di studio.

L’entità del bonus è di 60 euro una tantum e potrà essere fruito da lavoratori e studenti con un reddito inferiore ai 35 mila euro. Il buono sarà nominativo e non potrà essere ceduto a terzi.

Le modalità di accesso al bonus saranno chiarite attraverso un prossimo decreto attuativo. Ad ogni modo, quest’incentivo potrà essere richiesto soltanto fino ad esaurimento delle risorse ad esso destinate, pari a 79 milioni per l’anno 2022. Per tale motivo, in molti temono che le richieste potranno essere effettuate tramite l’ormai consueto meccanismo del click day.

L’obbiettivo di questo bonus, ha spiegato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, è quello di dare un taglio ai costi del carburante e, allo stesso tempo, di incentivare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici: autobus, metro ecc.

Infine, ricordiamo che per la spesa non coperta dal bonus, è sempre possibile fruire della detrazione Irpef del 19 per cento per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale fino all’importo di 250 euro (articolo 15, comma 1, lettera i-decies, Tuir).