Il decreto Aiuti bis presto sarà approvato in via definitiva. Si tratta di un pacchetto di nuove misure a favore delle famiglie e imprese in difficoltà economica a causa dell’impennata dei prezzi dovuta, principalmente, all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Nell’ultima bozza del decreto è spuntato anche un provvedimento inaspettato: il rifinanziamento del tanto discusso bonus trasporti pubblici.

Vediamo meglio di cosa si tratta e chi spetta il contributo in argomento.

Bonus trasporto pubblico, cos’è e a chi spetta

La prima versione del decreto Aiuti, fra i tanti, ha previsto anche il cosiddetto bonus trasporti pubblici.

Si tratta di un contributo pari al 100 per cento, fino ad un massimo di 60 euro, del costo sostenuto per l’acquisto, entro la fine dell’anno, di un abbonamento per i servizi di traposto pubblico locale, pubblico regionale e interregionale, e ferroviario nazionale.

Il bonus trasporti spetta alle persone fisiche (lavoratori e studenti) con reddito 2021 non superiore a 35 mila euro. Il buono è personale e non cedibile. A copertura della di questa misura, è stato istituito un fondo da 100 milioni di euro.

Il bonus trasporti da 60 euro potrà essere richiesto a partire da settembre. È quanto stabilito dal decreto attuativo appena firmato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e il Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

Decreto Aiuti bis, arriva il rifinanziamento da 101 milioni di euro

Come già detto in apertura, la bozza del Decreto Aiuti bis prevede anche un rifinanziamento del bonus trasporti pubblici, con ulteriori 101 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai 79 milioni di euro previsti con la prima versione del decreto Aiuti. Si tratta, dunque, di un finanziamento totale di 180 milioni di euro per il 2022.

Ricordiamo inoltre che è sempre possibile usufruire dell’ordinaria detrazione Irpef del 19 per cento per l’acquisto dei medesimi tipi di abbonamento (ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera i – decies del Tuir).

Il provvedimento, ad ogni modo, deve ancor essere approvato in Consiglio dei ministri. Per avere maggiori certezze, dunque, bisognerà ancora attendere la lettura del testo definitivo del decreto Aiuti bis. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.