Giorno ricco mi ci ficco! Oggi per i possessori di cognomi in cima alla scala alfabetica è la giornata della riscossa. O, meglio, della riscossione.

La pensione di dicembre, infatti, è già in pagamento per milioni di italiani, ma non tutti l’hanno ancora incassata. Si tratta di coloro che ritirano direttamente l’assegno in Posta non avendo un conto corrente bancario o postale.

Per costoro è necessario rispettare, come sempre, un determinato calendario che Poste Italiane predispone mensilmente in accordo con l’Inps.

Allo scopo di evitare code e assembramenti all’interno degli uffici onde rendere più agevoli le operazioni di sportello.

Date di riscossione in Posta

Come per il mese di novembre, la data di accredito della pensione è il primo giorno lavorativo del mese, cioè il 1 dicembre 2022 che è un giovedì. E questo avviene per tutti i pensionati, sia che abbiano il conto corrente in banca o Posta, sia che riscuotano l’assegno direttamente presso gli uffici postali.

Per il ritiro della pensione in Posta, però – come detto – è necessario rispettare apposito calendario per evitare code e assembramenti. Poste Italiane informa che la turnazione alfabetica da rispettare per ritirare l’assegno di questo mese è scaglionata da giovedì 1 a mercoledì 7 dicembre 2022 secondo il seguente prospetto predisposto in base alla lettera iniziale del cognome:

  • dalla A alla B: giovedì 1 dicembre 2022;
  • dalla C alla D: venerdì 2 dicembre 2022;
  • dalla E alla K: sabato 3 dicembre 2022;
  • dalla L alla O: lunedì 5 dicembre 2022;
  • dalla P alla R: martedì 6 dicembre 2022;
  • dalla S alla Z: mercoledì 7 dicembre 2022.

Prima di recarsi presso l’ufficio postale di zona è quindi bene sapere a quale scaglione si appartiene onde evitare disagi per gli operatori di Poste Italiane e il rischio di dover tornare in un secondo momento.

Ricordiamo, infine, che è sempre disponibile il servizio di consegna della pensione direttamente a casa da parte dei Carabinieri per gli over 75 che vivono soli.

O sono impossibilitati a recarsi presso gli uffici postali. In questo caso è necessario contattare preventivamente la stazione dei Carabinieri di zona per il rilascio della opportuna delega.

Gli incrementi sulle pensioni di dicembre

Col mese di dicembre scatterà, oltre che la tredicesima e la quattordicesima (per chi ne ha diritto), anche un altro piccolo aumento. Si tratta del recupero della perequazione automatica dello 0,2% dello scorso anno (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps). Il pagamento è stato effettuato lo scorso mese di novembre, ma prosegue anche a dicembre e sul rateo di tredicesima.

A conti fatti si tratta di un piccolo aumento residuo di 3 euro al mese per un assegno da 1.500 euro. Cifra lorda che rende impercettibile l’incremento della pensione per chi percepisce assegni medio bassi.

C’è poi il bonus da 154 euro per coloro che prendono la pensione minima e hanno un basso livello di reddito. La misura vale esattamente 154,94 euro. Spetta ai titolari di tutte le pensioni contributive. Con esclusione di quelle di natura assistenziale, gli assegni sociali e di invalidità civile. Sono altresì escluse le pensioni dei dipendenti delle banche e dei dirigenti d’azienda.

L’importo aggiuntivo spetta solo se la rendita complessiva del beneficiario non supera l’equivalente del trattamento minimo. Cioè 524,35 euro al mese o 6.816,55 euro all’anno per il 2022. Se l’importo complessivo delle pensioni supera i 6.816.55 ma non i 6.971,49 euro, al pensionato spetta la differenza mensile fino al raggiungimento della soglia massima. Se, invece, l’importo delle rendite è maggiore di 6.971,49 euro, l’importo aggiuntivo non spetta.