Dalla proroga dell’APE sociale all’introduzione di quota 102, passando per la riproposizione della c.d opzione donna.

L’intervento della Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, in materia di pensioni, è stato piuttosto articolato.

Si tratta di un intervento che cerca di colmare le gravi lacune del nostro sistema pensionistico che potrebbe vedere un cambiamento di rotta con la c.d riforma delle pensioni. Governo e sindacati hanno già avviato un confronto sulla riforma. L’obiettivo è quello si superare i limiti della c.

d Legge Fornero.

L’intervento della Legge di bilancio 2022

La prima novità introdotta in materia di pensioni dalla Legge di bilancio 2022 è l’introduzione di quota 102.

Quota 102 ha preso il posto di quota 100. In alcuni casi, anche nel 2022 è possibile andare in pensione con quota 100. Infatti, il diritto al pensionamento anticipato conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data.

Detto ciò, con la nuova quota 102, si potrà andare in pensione:

  • con un requisito anagrafico pari a 64 anni e
  • un’anzianità contributiva minima di 38 anni.

Nello specifico, potranno andare in pensione anticipata con quota 102:

  • gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS, nonché alla gestione separata,
  • che maturino nel corso dell’anno 2022 i requisiti di età anagrafica pari a 64 anni e di anzianità contributiva pari a 38 anni (c.d. “quota 102”).

Fermo restando che il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente a tale data.

La Legge di bilancio 2022 ha prorogato anche la c.d Ape sociale per tutto il 2022. In particolare,  il requisito anagrafico rimane quello dei 63 anni; per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito dell’anzianità contributiva è di 32 anni (anziché 36 anni).

La proroga di opzione donna

Un ulteriore tassello è la proroga della c.

d opzione donna.

Grazie alla Legge di bilancio 2022, possono accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna, le lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2021:

  • un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed
  • un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Attenzione, per i lavoratori dipendenti, ai fini del conseguimento della pensione, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro. Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma.

Il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico matura, trascorsi:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

Per le lavoratrici del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), è disposto che il trattamento pensionistico matura rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre 2022.