Se sei rimasta incinta, gioia a parte, ci sono delle spese che dovrai sostenere nei 9 mesi di gravidanza. E non sono sempre importi irrisori anche se, per il costo delle visite in gravidanza, alcune esenzioni permettono di risparmiare.

Quanto costano gli esami in gravidanza

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui il tasso di natalità rimane più basso. Tra le motivazioni, certo non in via esclusiva, c’è da segnalare indubbiamente anche la difficoltà a far fronte alle spese legate alla gestazione e alla nascita.

Bonus natalità e incentivi per le neomamme non bastano a rassicurare le giovani coppie a fare questo passo. Un’indagine realizzata da mUp Research e Norstat per il portale Facile.it, ha evidenziato come, in 3 anni, circa 210.000 famiglie, equivalente al 13,3% del campione preso ad esame, hanno dovuto chiedere un prestito per far fronte ai costi legati alla gravidanza o al primo anno di vita del figlio. Per prestito non si intende, in questa sede, solo quello in banca ma anche tra parenti ed amici.

La ricerca ha fatto i conti: tra visite, analisi, farmaci, abbigliamento, culla e tutto il resto necessario per la gravidanza, si spendono 3.411 euro per il primo figlio e 2.754 euro dal secondo in poi. Il divario del 24% in più tra la prima gravidanza e le altre dipende da un lato dall’entusiasmo con cui la donna incinta per la prima volta si lascia andare a spese e sfizi ma anche e soprattutto al fatto che alcune cose del primogenito si possono riutilizzare.

Esami gratuiti in gravidanza

Certo gli esami a cui si deve sottoporre una donna incinta sono tanti nell’arco dei nove mesi. Per fortuna alcuni sono gratuiti ed esenti da ticket sanitario.

Sono per grandi linee quelli che servono ad accertare la salute e lo sviluppo del feto:

  • ecografie;
  • analisi del sangue;
  • visite di controllo diagnostiche;
  • i corsi pre parto etc.

 

Ricette mediche in gravidanza: i codici di esenzione

Per ottenere l’esenzione in gravidanza, la ricetta riporterà il codice M seguito dalle settimane di gestazione.

Ci sono poi due codici in particolare importanti da conoscere:

  1. M00: se uno dei due coniugi ha familiarità con patologie che potrebbero rappresentare un rischio per il feto. Dà diritto all’esenzione per tutti gli esami che servono per escludere difetti genetici;
  2. M50 (gravidanza a rischio): per esami invasivi e minaccia d’aborto.

Da sapere: in alcune Regioni, oltre all’indicazione del codice nella ricetta medica, è richiesta un’ attestazione specifica. E’ sempre meglio chiedere informazioni alla Asl territorialmente competente.