Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus il Governo, nei mesi del lockdown, ha limitato gli spostamenti e chiuso tutte le attività considerate “non essenziali”. Una decisione questa che ha portato ad una conseguenza: il ricorso massiccio al sistema previdenziale e l’intervento diretto delle Istituzioni. Da marzo a giugno (ma anche nei mesi a seguire in realtà) sono stati approvati ed erogati bonus su larga scala, per andare incontro a imprenditori, famiglie e singoli cittadini che – dopo aver perso il lavoro – si sono trovati a dover fare i conti con non poche difficoltà.

Adesso, con lo stato di emergenza prorogato al 31 gennaio 2021, molti si chiedono quali saranno le conseguenze economiche, sociali e finanziarie di un’eventuale seconda ondata. Su questo ha cercato di fare chiarezza il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, spiegando come l’Esecutivo ha programmato di intervenire nei prossimi mesi.

Coronavirus, stop ai bonus su larga scala: parla Roberto Gualtieri

Durante un intervento a Porta a Porta, programma Rai condotto da Bruno Vespa, Roberto Gualtieri ha spiegato come il Governo ha intenzione di strutturare gli interventi previdenziali e assistenziali nei prossimi mesi, tenendo conto ovviamente dello stato di emergenza in cui si trova il Paese.

Prima di tutto, ha spiegato il ministro, bonus e aiuti saranno garantiti a chi è in difficoltà: stop quindi alle erogazioni su larga scala. A differenza di quanto successo durante il lockdown, saranno solamente le categorie più colpite dalla crisi a ricevere sussidi da parte dello stato.

“Finora il Governo ha dispiegato misure di sostegno molto larghe, che ora proseguono per alcune categorie più colpite e che naturalmente estenderemo quando sarà necessario, per quanto durerà la pandemia, a seconda di quale sarà l’impatto che ora è sempre più differenziato. Non è più la stagione degli interventi larghissimi ma bisogna continuare ad aiutare chi è più penalizzato”, ha dichiarato Gualtieri.

Di volta in volta, quindi, si valuterà se estendere o limitare le misure di sostegno, tenendo conto della situazione in cui versa il Paese e/o un determinato settore.

Coronavirus, dopo la crisi il Governo punta a far ripartire l’economia dal lavoro

Il ministro Gualtieri, durante l’intervista, ha anche anticipato quelli che sono i piani del Governo per il futuro, sia in caso di fine della pandemia sia in caso di un peggioramento della situazione.

Faremo degli interventi molto massicci non solo per mantenere la necessaria rete di protezione dei settori più colpiti – ha spiegato il ministro del Tesoro – ma anche per creare lavoro, moduleremo entrambi gli aspetti”.

Riguardo al divieto di procedere con i licenziamenti durante l’emergenza Covid, per scongiurare un’ondata di rescissione dei contratti quando il rischio sanitario sarà rientrato, Gualtieri ha puntualizzato che l’Esecutivo si sta preparando anche a scongiurare questa ipotesi. Per questo motivo, per garantire maggiori tutele a lavoratori e aziende (che dovranno affrontare una delle peggiori crisi dopo quella della Grande Depressione), verranno approvati – se non addirittura rafforzati – “forti interventi per favorire le assunzioni”.

Non solo su programmi assistenziali e il potenziamento del sistema previdenziale quindi, il Governo adesso è pronto a scommettere tutto nell’occupazione e l’imprenditorialità, con l’intendo di rilanciare l’economia e il Paese proprio a partire dal lavoro.