Per le coppie conviventi e di fatto, il partner ha diritto alla 104? Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che grazie alla legge 104 chi assiste un familiare con handicap grave ha diritto ai giorni di permesso. Precisamente, 3 giorni al mese. Anche quando il partner rientra tra le coppie conviventi e di fatto.

Detto questo, pur tuttavia, le coppie conviventi e di fatto, pur accedendo alla 104 per i 3 giorni al mese di permesso, si trovano la strada sbarrata nell’accesso ad un’altra misura.

Ovverosia, il congedo straordinario retribuito. Si tratta, nello specifico, di 24 mesi massimi di congedo straordinario nel corso dell’intera vita lavorativa. Vediamo perché.

Coppie conviventi e di fatto: il partner ha diritto alla 104?

Nel dettaglio, il partner ha diritto alla 104 relativamente ai 3 giorni di permesso al mese, come sopra accennato. Ma non può accedere ai 2 anni di congedo retribuito. E questo perché, nella fattispecie, il compagno o la compagna, pur vivendo more uxorio, in realtà non rientra tra i familiari. In quanto non risulta essere equiparato al coniuge.

Quindi, alle coppie conviventi e di fatto è precluso l’accesso al congedo straordinario legge 104. Che prevede, nello specifico, due anni di assenza dal lavoro pagati. Con il calcolo della retribuzione che, nello specifico, si basa sullo stipendio che è stato preso nell’ultimo mese precedente la richiesta di astensione dal lavoro.

Come funziona il congedo straordinario fino a 24 mesi per l’assistenza ai disabili con handicap grave

Non per le coppie conviventi e di fatto ma per i familiari, quindi, i 2 anni di congedo straordinario sono retribuiti e, ai fini previdenziali, beneficiano della contribuzione figurativa. Di contro, il congedo straordinario fino a 24 mesi non fa invece scattare e quindi maturare non solo le ferie. Ma anche il trattamento di fine rapporto (Tfr) e la tredicesima.