Anche i contributi a fondo perduto destinati al settore pesca e acquacoltura, finalizzati a fronteggiare le ricadute economiche dell’emergenza Covid-19, sono soggetti al regime di esenzione fiscale stabilito con il decreto Ristori. Lo conferma l’Agenzia delle Entrate in risposta ad apposita istanza di interpello.

In primis, occorre ricordare che con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 17 luglio 2020, emanato ai sensi dell’articolo 78, comma 2 del “Cura Italia” sono definite le modalità di calcolo dei contributi stanziati a favore delle imprese di pesca e del settore acquacoltura per l’emergenza Covid-19.

In dettaglio la normativa ha previsto che:

“Per far fronte ai danni diretti e indiretti subiti dalle imprese della pesca e dell’acquacoltura a causa dell’emergenza da Covid-19, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è istituito un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2020 per la sospensione dell’attività economica delle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura”.

Contributo fondo perduto settore pesca e acquacoltura: aspetti fiscali

Il ministero che ha presentato istanza di interpello, tuttavia, fa presente che la suddetta norma non specifica il trattamento fiscale cui il contributo è assoggettato.

L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 180 del 16 marzo 2021, quindi, ritiene applicabile anche per il beneficio in commento, quanto stabilito con il comma 1 dell’art. 10-bis decreto Ristori, con cui è previsto che i contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi

“non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive e non rilevano ai fini del rapporto tra l’ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi”.

Pertanto, i contributi a fondo perduto destinati alle imprese di pesca e acquacoltura finalizzati a fronteggiare la crisi del settore causa Covid-19, son anch’essi, detassati in quanto soggetti alla citata disposizione di favore.

Potrebbero anche interessarti: