Tra i soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto di cui al decreto Sostegni rientrano anche le Pro loco con partita IVA e ciò indipendentemente dal codice ATECO dell’attività commerciale esercitata.

Soggetti che possono chiedere il contributo a fondo perduto decreto Sostegni

Il contributo a fondo perduto di cui al decreto Sostegni, riordiamo, spetta alle imprese e lavoratori autonomi indipendentemente dal codice ATECO dell’attività esercitata e purché siano rispettati determinati requisiti.

Possono richiedere il contributo a fondo perduto in esame, nel rispetto dei requisiti richiesti, anche gli enti non commerciali, che esercitano attività commerciale in via non esclusiva né prevalente, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Restano fuori dal beneficio, invece, le associazioni e gli altri enti non profit (ad esempio fondazioni, comitati, ecc.) in possesso del solo codice fiscale e che, quindi, non svolgono nessuna attività di tipo commerciale.

Contributo a fondo perduto decreto Sostegni per la Pro Loco: i requisiti

Sulla base di quanto detto al precedente paragrafo, dunque, anche la Pro Loco (in quanto ente non commerciale) dotata di partita IVA può presentare domanda di accesso al contributo a fondo perduto di cui al decreto Sostegni, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.

L’accesso al contributo a fondo perduto è, comunque, subordinato al rispetto del requisito principale, ossia che la Pro Loco richiedente non deve aver conseguito dalla propria attività commerciale, nell’anno 2019, un ammontare di ricavi o compensi superiore a 10 milioni di euro.

Inoltre, è richiesto il rispetto di almeno uno tra i seguenti due ulteriori requisiti secondari:

  • importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi relativa all’anno 2020 inferiore almeno del 30% rispetto all’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi relativi all’anno 2019
  • attivazione della partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019.

Il contributo a fondo perduto, tuttavia, non spetta se la Pro Loco:

  • ha attivato partita IVA successivamente al 23 marzo 2021 (ossia data di entrata in vigore del decreto Sostegni)
  • oppure ha cessato partita IVA alla data del 23 marzo 2021.

Calcolo contributo a fondo perduto decreto Sostegni per la Pro Loco

L’importo del contributo a fondo perduto spettante alla Pro Loco, come per il resto dei soggetti ammessi al beneficio, è calcolato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019.

In dettaglio, le percentuali previste sono le seguenti:

  • 60%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro
  • 50%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 100.000 euro ma non l’importo di 400.000 di euro
  • 40%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro
  • 30%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 di euro
  • 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 5.000.000 di euro ma non l’importo di 10.000.000 di euro.

E’, comunque, previsto un contributo minimo di 2.000 euro per soggetti diversi dalle persone fisiche (quel è la Pro Loco), a fronte dei 1.000 euro minimi previsti, invece, per le persone fisiche.

Contributo a fondo perduto decreto Sostegni per Pro Loco: come fare domanda

La Pro Loco che intende richiedere il contributo a fondo perduto di cui al decreto Sostegni deve presentare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate.

La richiesta può essere fatta fino al 28 maggio 2021 (la finestra temporale si è aperta il 30 marzo 2021). L’invio è telematico tramite apposita procedura web (e può essere fatto direttamente dalla Pro Loco oppure tramite intermediario incaricato). In dettaglio, è possibile:

  • utilizzare la procedura web nel portale Fatture e Corrispettivi del sito web dell’Agenzia delle Entrate
  • oppure tramite software di compilazione del relativo modello e successivo invio attraverso il “Desktop telematico”.

Nella domanda, la Pro Loco, deve anche indicare la modalità in cui intende godere del contributo a fondo perduto, ossia se con accredito diretto in conto corrente o nella forma del credito d’imposta da utilizzare in compensazione (vedi anche Contributo a fondo perduto decreto Sostegni: da quando l’utilizzo in compensazione?).

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