I grandi esclusi del contributo a fondo perduto, previsto dal decreto rilancio allo scopo di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19“, sono stati i professionisti.

Il dl rilancio, ad ogni modo, è attualmente oggetto di modifica in Parlamento prima della sua approvazione. L’articolo del contributo a fondo perduto ha ricevuto ben 217 proposte di emendamento.

Anche il Ministro Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in una recente dichiarazione rivolta proprio ai professionisti, ha affermato che il contributo a fondo perduto verrà migliorato in fase di approvazione.

Tutto ciò, per ovvi motivi, fa ben sperare la platea dei professionisti, finora in conflitto con il Governo proprio a causa di questa grande esclusione.

 

Contributo a fondo perduto, di cosa si tratta?

Al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19”, è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA, di cui al testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di seguito testo unico delle imposte sui redditi.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 nonché ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covi 19.

Il provvedimento, per i motivi esposti in apertura, potrebbe essere esteso anche ai professionisti iscritti agli Enti di previdenza complementare obbligatoria.

Per avere qualche conferma bisognerà attendere l’approvazione del testo definitivo del DL Rilancio.

 

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