
In attesa della web tax, la prima e grande tassa europea, il Presidente Conte, durante il vertice in spagna, lancia il suo monito per un fisco più uniforme a livello comunitario.
Armonizzare quanto più possibile le politiche fiscali
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, durante il vertice tra Italia e Spagna, tenutosi in questi giorni a Palma di Maiorca, ha parlato della necessità, oggi più che mai, di un fisco più uniforme.
Conte spiega che:
“Sicuramente esiste un problema di armonizzazione fiscale in Europa. Se vogliamo perseguire il mercato unico all’intero di questo spazio dev’esserci parità di chanches. Non dobbiamo creare i presupposti per distorsioni competitive.
Dobbiamo armonizzare quanto più possibile le politiche fiscali, senza comprimere il potere d’iniziativa, con una certa discrezionalità offerta ai governi nazionali”.
Il caso della web tax
Da tempo in Europa si discute dell’introduzione di una prima e importante tassa comune: l’ormai famosa web tax.
La web tax, sostanzialmente, è un’imposta indiretta che va a colpire i fatturati (e non l’utile) di società a grandissima capitalizzazione nei Paesi in cui essi vengono generati.
Oggi, al contrario, le stesse società riescono a sfruttare regimi fiscali molto più vantaggiosi, come ad esempio quello irlandese.
L’introduzione di una simile imposta potrebbe essere considerata come il primo passo verso quella che conte chiama “parità di chanches”.
Articoli correlati
- Web Tax per i colossi dell’e-commerce al 30%. Soldi da destinare alle attività locali colpite dalla Crisi. La nuova proposta della Regione Piemonte
- Un altro primato negativo: il sistema fiscale del nostro Paese è il meno competitivo dell’Ocse
- L’Italia non sa spendere i fondi europei e rischia la fregatura sul Recovery Fund