A due giorni dalla scadenza del 10 giugno 2021, entro cui occorre provvedere alla stampa e conservazione elettronica dei documenti contabili riferiti all’anno d’imposta 2019, compresa la conservazione delle fatture elettroniche, l’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) chiede all’Agenzia delle Entrate una proroga del citato termine.

Conservazione fatture elettroniche 2019: scadenza al 10 giugno 2021

Il processo di conservazione elettronica dei documenti contabili deve effettuarsi entro 3 mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta dei documenti stessi (comma 3 art. 3 del decreto MEF 17 giugno 2014).

Considerando che il termine di presentazione del Modello Redditi/2020 (anno d’imposta 2019) era fissato al 10 dicembre 2020 (termine così prorogato rispetto al 30 novembre 2020), ne conseguiva che il termine ultimo per concludere il processo di archiviazione digitale dei documenti contabili 2019 era fissato al 10 marzo 2021.

Tuttavia, in considerazione anche del protrarsi dell’emergenza Covid-19, l’art. 5 del decreto Sostegni, ha prorogato la citata scadenza di ulteriori tre mesi e, quindi, fino al 10 giugno 2021.

Ora, alla luce dei disservizi che si registrano nel funzionamento del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate e della nuova funzionalità della conservazione massiva, l’ANC (Associazione nazionale commercialisti) chiede ufficialmente uno slittamento del menzionato termine del 10 giugno al fine di consentire alle imprese e ai professionisti di dare seguito all’adempimento della conservazione delle fatture elettroniche del 2019 nei tempi e nei modi adeguati.

La procedura di conservazione massiva fatture elettroniche, infatti, come fa notare il presidente Marco Cuchel nel comunicato stampa dell’8 giugno 2020, è messa a disposizione dal 4 giugno 2021, ossia a soli tre giorni lavorativi dalla scadenza, limitandone fortemente l’utilità.

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