Tra i controlli sull’impresa a cui è chiamato il contribuente rispetto ai lavori che danno diritto ai vari bonus edilizi, bonus ristrutturazione, bonus facciate, ecc, c’è quello sulla congruità della manodopera.

Perché è importante effettuate tale tipo di controlli e cosa succede in caso di inadempienza?

Ecco quello che bisogna sapere.

Congruità della manodopera

Il D.L. 76/2020, c.d. decreto semplificazioni, all’articolo 8, comma 10-bis, stabilisce che:

al documento unico di regolarità contributiva (DURC) è aggiunto il documento relativo alla congruità dell’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento, secondo le modalità indicate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Da qui, l’approvazione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, D.M. 25 giugno, n°143/2021.

Il decreto appena citato prevede che la congruità della manodopera si riferisce all’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento realizzato nel settore edile sia nell’ambito dei lavori pubblici che di quelli privati, eseguiti:

  • da parte di imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero
  • da lavoratori autonomi coinvolti a qualsiasi titolo nella loro esecuzione (Fonte Nota ispettorato nazionale del lavoro, n° 5223/2021.

Le disposizioni del decreto in commento si applicano ai lavori edili per i quali la denuncia di inizio lavori alla Cassa Edile territorialmente competente sia effettuata a decorrere dal 01 novembre 2021.

La congruità deve essere documentata da apposita attestazione.

Infatti, l’attestazione di congruità è rilasciata, entro dieci giorni dalla richiesta, dalla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente, su istanza dell’impresa affidataria o del soggetto da essa delegato ai sensi dell’articolo 1 della legge 11 gennaio 1979, n. 12, ovvero del committente.

Perchè controllare l’impresa?

Come riportato in alcune FAQ pubblicate della Commissione Nazionale paritetica per le casse edili, CNCE, la mancanza di congruità potrebbe rappresentare causa di decadenza dei bonus edilizi.

Tuttavia, nella circolare n°19/e 2022, l’Agenzia delle entrate ha evidenziato quelli che sono i controlli che il contribuente deve effettuare rispetto all’impresa che esegue i lavori agevolati con i bonus edilizi.

Sia se il contribuente inserisca la detrazione in dichiarazione dei redditi sia se opti per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

Ebbene, sulla congruità della manodopera, ha precisato che il controllo ha finalità diverse dalla detraibilità delle spese. Stessa cosa dicasi sulla verifica dell’idoneità tecnico professionale di cui all’articolo 26, comma 1, lettera a), del d.lgs. n. 81 del 2008.

Ad ogni modo, il contribuente che vuole beneficiare di uno dei bonus edilizi, deve richiedere all’impresa affidataria l’attestazione di congruità della manodopera. Ciò deve avvenire prima di procedere al saldo finale dei lavori. Nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 4 del citato d.m. n. 143 del 2021.