Buongiorno avrei bisogno di un consiglio,

ho usufruito dei permessi 104 dal  20/novembre 2017 al 11/dicembre 2018

sono un’ infermiera dipendente a tempo indeterminato presso asl, finalmente dopo anni mi hanno passato di fascia, sono in graduatoria hanno pagato a tutti i colleghi la fascia e gli arretrati di un anno tranne a me, mi hanno detto che non ne ho diritto perché ero in permesso 104. Mi pagheranno dal prossimo mese l’aumento di fascia ma non mi danno gli arretrati di un anno.

Volevo gentilmente sapere se è corretto.

Cordialmente. 

 

Permessi 104 o congedo straordinario?

Penso che lei intenda il congedo straordinario retribuito legato alla legge 104 e gestito dalla legge 151. La differenza è che i permessi legge 104 sono 3 al mese mentre lei mi parla di permessi dal 20 novembre 2017 all’11 dicembre 2018. Per questo deduco che si riferisca al congedo straordinario retribuito per assistere familiare con grave disabilità in base alla legge 104/1992 articolo 3 comma 3.

Congedo straordinario 104, retribuzione e cosa altro?

Con il congedo straordinario il beneficiario ha diritto a ricevere un’indennità che corrisponde alla retribuzione percepita l’ultimo mese di lavoro che precede il congedo. Si ha diritto, inoltre, a contributi figurativi per tutta la durata del congedo stesso.

L’indennità mensile è calcolata in base all’ultima retribuzione ma riferendosi solo alle voci fisse e continuative della busta paga escludendo gratifiche, incentivi e straordinari, diversi in base al mese dell’anno cui sono riferiti.

Durante la fruizione del congedo straordinario retribuito 104, inoltre, non si ha diritto alla maturazione di tredicesima e di TFR che maturano soltanto nei mesi in cui si presta effettivamente attività lavorativa.

Con la circolare numero 22 del 28 dicembre 2011, poi, l’INPDAP precisa che “la riconducibilità ai criteri di fissità e continuità delle voci retributive comporta l’esclusione di qualsiasi compenso avente natura straordinaria o direttamente collegato all’effettiva prestazione lavorativa ovvero alla produttività e ai risultati”.

L’aumento di fascia, quindi, che corrisponde ad uno scatto stipendiale, non spetta nel corso del congedo straordinario retribuito poiché si matura con l’anzianità di servizio che nei mesi in cui ha fruito del congedo non ha maturato.

Per questo motivo l’aumento in questione le spetta a partire dal mese in cui ha effettivamente ripreso l’attività lavorativa.

 

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”