Congedo straordinario per assistere il familiare disabile, analizziamo il quesito di una nostra lettrice: Angelina buona sera, sono entrata sul portale dell’Inps per chiedere un congedo straordinario per mia mamma 89enne chiaramente inabilità… Mi sono bloccata al punto: dichiara di essere convivente nel periodo richiesto?  

Io abito al civico 3 e mia mamma al civico 2, lei ha bisogno di essere assistita a vista, la mia porta d’entrata dista 20 mt lineari con la sua, che controlli verranno fatti ? Di fatto quando lei riposa io vengo in casa a fare anche le mie di faccende…. Se è in pedi (per modo di dire ), la porto da me, chi viene a controllare? Usl, guardia comunale? Se non ci trovano o non mi trovano al civico dell’assistito cosa succede? Grazie per una risposta.

Congedo straordinario e coabitazione

Nel congedo straordinario legge 151 è richiesta la convivenza con il familiare d’assistere.

Ricordiamo che il familiare deve essere in possesso della legge 104 art. 3 comma 3. La normativa prevede che il requisito di convivenza si intende soddisfatto anche con la coabitazione, ed esattamente anche in due appartamenti diversi, che si trovano nello stesso stabile e con lo stesso numero civico. Quando si presenta la domanda di congedo straordinario nel caso della coabitazione bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva attestante l’esatta coabitazione con il familiare. Quindi, lei può barrare la casella convivenza allegando alla domanda la dichiarazione richiesta dalla normativa.

Controllo dell’assistenza del familiare

In riferimento al controllo, nel caso di congedo straordinario, non esiste un controllo tipo le fasce di reperibilità della visita fiscale. Il lavoratore che chiede il congedo deve dedicarsi all’assistenza del familiare, tenendo conto anche delle esigenze personali senza esagerare. Il controllo può essere sempre effettuato in qualsiasi momento dai vari enti, anche su denuncia anonima, da chi ritiene che ci sia un abuso del diritto.

Nel caso che il lavoratore fruisce del congedo straordinario e invece di assistere il familiare va a fare shopping, rischia il licenziamento e una denuncia agli enti per frode.

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