La precedenza tra i familiari a fruire del congedo straordinario legge 151 per assistere il familiare con handicap grave (legge 104 art. 3 comma 3), non considera l’età anagrafica. Analizziamo il quesito di un nostro lettore che ci chiede se può fruire del congedo in base alla priorità normativa degli aventi diritto.

Congedo straordinario per assistere la zia

Salve, mi scusi se la disturbo, ma avrei un quesito al quale non ho ancora trovato risposta. Io attualmente ho la residenza insieme ai miei genitori e a mia Zia che è la sorella di mio padre. I genitori hanno 75 anni e mia zia è gemella di mio padre. Per la zia io ho la Legge 104, però a seguito di un intervento necessita di terapia preventiva 1 o 2 volte a settimana. Mio padre ha un certificato medico che a causa di demenza senile non può occuparsi di mia zia quindi di sua sorella. Nel caso io richiedessi il congedo straordinario a giorni (nel mio caso 1 massimo 2 giorni a settimana), secondo la legge ne avrei diritto o essendo mia mamma (la cognata quindi affine di secondo grado) ne avrebbe lei la precedenza? Mia mamma è pensionata. La ringrazio per l’attenzione, rimango in attesa di una sua risposta. Ancora grazie.

Ordine di priorità

Abbiamo specificato in quest’articolo: Congedo straordinario con legge 104: ecco cosa significa diritto di priorità, l’esatto ordine di priorità.

Quest’ordine può essere superato solo se il familiare che ne ha diritto è mancante o affetto da patologie invalidanti.
Nel quesito posto, il diritto di assistere il familiare con disabilità spetterebbe a sua mamma in quanto suo padre è affetto da patologie invalidanti.

Il congedo straordinario, a differenza dei permessi legge 104, non tiene conto dell’età della persona che deve assistere la persona con disabilità. Quindi, anche se sua madre è pensionata ed ha un’età superiore a 75 anni, il diritto di priorità spetta a lei.

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