Congedo straordinario per assistere il familiare con handicap grave con verbale legge 104 art. 3 comma 3. La normativa vigente che regola il congedo (legge 151), stabilisce un ordine di priorità degli aventi diritto. Possono fruire del congedo legge 151: il coniuge solo se convivente; i genitori  (padre e madre) solo se conviventi; uno dei figli conviventi con la persona da assistere; uno dei fratelli o sorelle conviventi con la persona da assistere; un parente affine al terzo grado se convivente con la persona da assistere.

Ci sono casi in cui questo diritto di priorità può essere superato, analizziamo quando questo è possibile, rispondendo ad un nostro lettore.

Diritto di priorità e congedo straordinario con legge 104

Buonasera, ho letto la sua risposta per quanto riguarda la richiesta di 104 straordinaria. Ho mia madre con certificazione legge 104 grave. Anche mio padre 83enne ha un sacco di problemi di salute. Lei diceva che se io figlio volessi utilizzare il congedo straordinario, anche il partner del disabile dovrebbe avere problemi di salute. Cosa intende per gravi problemi e soprattutto da chi devono essere se certificati? Basta medico di famiglia uno specialista o addirittura una commissione Asl? Inoltre, io sono residente con i miei genitori da un mese per assisterli per fare la richiesta devo aspettare o posso farla da subito all’INPS. La ringrazio molto se potrà consigliarmi.

Congedo straordinario legge 151 di due anni

Il congedo straordinario regolato con la legge 151 di due anni retribuiti, anche non consecutivi, per assistere il familiare con disabilità ha delle regole ben precise e segue un diritto di priorità. Tale diritto può essere superato se il familiare è mancante o è affetto da patologie invalidanti certificate.

Mancanti o patologie invalidanti

Mancanti significa che la persona avente diritto è deceduta. Per patologie invalidanti si intende patologie invalidanti che fanno superare il diritto di priorità, l’INPS chiarisce che sono considerate quelle di carattere permanente.

Inoltre, precisa che la certificazione di patologie invalidanti, dovrà essere rilevata dalla commissione medica dell’INPS. Le patologie invalidanti sono quelle riportate nel Decreto interministeriale 278 del 21 luglio 2000 e sono individuate nelle seguenti patologie:

  • patologie croniche di natura reumatica, neoplastica, neurologica, neuromuscolare psichiatriche;
  • che richiedono assistenza continuativa o monitoraggi frequenti
  • che richiedono che il familiare partecipi attivamente nel trattamento sanitario
  • patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva che abbiano caratteristiche riportate nei tre punti precedenti.

Le patologie invalidanti dovranno essere documentate da un’apposita documentazione rilasciata dal medico dell’ASL.

Conclusione

Quindi, lei, può fare domanda all’INPS allegando oltre alla documentazione per assistere il familiare disabile, anche la documentazione di suo padre con le patologie certificate dal medico specialista Asl.

Lei può inoltrare la domanda se ha tutta la documentazione richiesta, tramite il portale Inps oppure tramite un patronato.

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