Buongiorno.
Sono un imprenditore con un dipendente che usufruisce della legge 104 per due anni consecutivi per la malattia della figlia minore che è diabetica.
Premetto che la bambina conduce una vita normale: va a scuola, frequenta corsi di piscina, danza…..cioè fa tutto quello che farebbe un qualsiasi altro bambino.
D’estate tutta la famiglia si trasferisce per circa due mesi in Marocco suo paese d’origine.
La mia domanda è: uno che deve fare assistenza continua ad un soggetto con una malattia  importante e a rischio di crisi improvvise può permettersi di stare per un così lungo periodo di tempo lontano dalla pediatra e dalla sua struttura ospedaliera di riferimento?
In attesa di un chiarimento saluto cordialmente.

 

Invalidità e diabete infantile

L’invalidità che comporta il diabete per un bambino non deriva dal non poter condurre una vita che non sia simile a quella dei suoi coetanei ma dal fatto che tale vita sia condizionata dai continui controlli dell’insulina nel sangue, controlli che devono essere effettuati dai genitori.

E’ pur vero che il diabete infantile non comporta minorazioni fisiche nei bambini ma condiziona fortemente la sua vita coinvolgendo l’intera famiglia che deve sostenere il bisogno di assistenza costante e continuativa: i genitori devono gestire una quotidianità che non tutti possiamo capire per rendere la vita dei loro figli diabetici il più normale possibile e proprio questo induce uno dei due (e a volte entrambi) a rinunciare al lavoro. La legge 104 viene incontro alle esigenze di questi genitori per permettere loro di armonizzare la gestione del diabete e del lavoro.

La legge 104 permette di fruire dell’handicap grave fino al compimento del 18° anno di età del figlio.

Congedo legge 151 e viaggi all’estero

Anche se all’interno della legge 151 non è contemplata nessuna normativa riguardante i viaggi all’estero, il lavoratore che fruisce del congedo straordinario retribuito per assistere un familiare con handicap grave può accompagnare quest’ultimo in vacanza.

Il suo dipendente, pur recandosi in Marocco, non viene meno alla sua responsabilità di cura nei confronti della figlia essendo sempre presente al suo fianco per prestargli l’assistenza necessaria e credo che anche in Marocco siano presenti strutture in grado di far fronte a crisi insuliniche pediatriche. Non credo che il suo dipendente stia commettendo alcun illecito nella fruizione del suo congedo straordinario retribuito poiché lo trascorre al fianco della figlia.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”