Focalizziamo l’attenzione sul confronto pratica lavori con o senza la cessione del credito. E su come cambiano, di conseguenza, non solo i costi per realizzare gli interventi incentivati dallo Stato italiano. Ma anche i tempi. Visto che per le ditte di lavori nel settore delle costruzioni il momento non è semplice. Tra i problemi di approvvigionamento ed i persistenti rincari delle materie prime in edilizia.

Inoltre, prima di affrontare la questione relativa al confronto pratica lavori con o senza la cessione del credito, è bene ricapitolare cosa è accaduto ai bonus edilizi in queste ultime settimane.

A partire dal superbonus 110% tra le nuove misure antifrode ed il blocco delle cessioni dei crediti da parte delle banche.

Al netto del confronto pratica lavori con o senza la cessione del credito, infatti, a regnare sovrana di recente sui bonus edilizi è stata la confusione. In quanto prima il Governo italiano voleva introdurre il divieto di cessioni multiple. Poi le cessioni dei crediti fiscali sono state portate a tre. E poi, con ulteriori modifiche legislative, è stata introdotta per i bonus edilizi, sotto certe condizioni, pure la quarta cessione del credito. Al fine di evitare proprio il blocco dell’acquisizione dei bonus da parte delle banche.

Confronto pratica lavori con o senza cessione del credito: come cambiano costi e tempi

Sul confronto pratica lavori con o senza la cessione del credito, invece, c’è da dire che al momento ci sono difficoltà su tutta la linea. Così come riportato dal Corriere.it.

In quanto i costi per la cessione del credito sono aumentati. Così come i tempi di gestione delle pratiche sono raddoppiati. In più, le banche non sono più così propense ad acquisire i crediti facilmente come in passato. In quanto starebbero introducendo mille ostacoli e tanti cavilli.

Perché la cessione del credito non è più appetibile come in passato

in pratica, nel confronto pratica lavori, la cessione del credito non è più appetibile.

E con tanti ostacoli da superare. Ragion per cui i proprietari di immobili al momento dovrebbero valutare se non sia il caso di optare per i bonus fiscali maturati da inserire nella dichiarazione dei redditi.