Nello Statuto del lavoro autonomo (il ‘Jobs act’ dell’occupazione indipendente, disciplinato da una legge del 2017, ndr) “era stata prevista una delega al Governo per promuovere la semplificazione amministrativa, attraverso il ruolo sussidiario dei professionisti”.
Tale delega “è scaduta senza che il Governo adottasse i relativi decreti legislativi”. Cosa fare allora?
Claudia Alessandrelli, vicepresidente di Confprofessioni, ha proposto la sua idea. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Snellire il carico di procedure burocratiche della PA

Claudia Alessandrelli, vicepresidente di Confprofessioni, nel corso dell’audizione del 21 aprile, insieme al responsabile del centro studi della Confederazione Francesco Monticelli, nella Commissione parlamentare per la semplificazione, ha dichiarato che i professionisti come i notai, gli avvocati, i commercialisti ecc.

“possono contribuire in molteplici forme a snellire il carico di procedure burocratiche con cui le imprese si confrontano nella loro quotidianità, senza con ciò ridurre la qualità delle informazioni e delle procedure, né il rigore necessario”.
Alessandrelli, in tale occasione, ha anche evidenziato come esempi simili, a beneficio dei cittadini e della Pubblica amministrazione, “si potrebbero riportare per i consulenti del lavoro ed i professionisti dell’area tecnica, con particolare riferimento a certificazioni ed asseverazioni quali, come, il certificato di collaudo statico in luogo dell’attestazione del Genio civile”.

 

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