Una delle sanzioni amministrative accessorie che più vessa i contribuenti quando si parla di auto e circolazione in auto è la confisca del veicolo. Il più pesante rischio che si corre a non circolare seguendo determinate regole del Codice della Strada è la perdita materiale del veicolo. La confisca è addirittura più pesante del fermo amministrativo. La confisca del veicolo e il fermo amministrativo possono essere applicati sull’auto nel momento in cui l’infrazione al Codice della Strada prevede questa sanzione accessoria.

E spesso le due sanzioni sono successive. Dopo il fermo di un veicolo, infatti, se si continua a usare l’auto, in caso di controlli la stessa può essere confiscata. Ma c’è la soluzione per evitare questa forte penalizzazione.

“Buonasera, vi chiedo una delucidazione in merito ad un evento che mi è successo la scorsa settimana. In pratica, mio figlio di ritorno da una festa sabato sera, fermato dalla Polizia Stradale, è risultato alla guida in stato di ebbrezza alcolica. E il mio veicolo ora è sottoposto a confisca. Adesso, confermato l’errore di mio figlio, punito con una multa e se non erro con la sospensione della patente, perché devo subire la confisca io che non sono responsabile della violazione? Infatti l’auto è mia.”

Confisca del veicolo e fermo amministrativo, cosa sono e come funzionano

La confisca del veicolo è più pesante del fermo amministrativo. A tal punto che va considerata come la sanzione successiva ad un fermo amministrativo dell’auto. Come dicevamo in premessa, l’automobilista che a un posto di blocco è trovato alla guida di un veicolo assoggettato a fermo amministrativo, può subire la confisca del veicolo. Va detto anche che la confisca è prevista in caso di gravi violazioni al Codice della Strada. Guida in stato di ebbrezza o guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, soprattutto quando il guidatore è coinvolto in un sinistro con feriti gravi, sono le tipiche situazioni che portano alla confisca del veicolo.

Gravi violazioni e gravi sanzioni quindi. Ed ecco spiegato il tutto, con la differenza tra fermo e confisca che trova risposta nelle regole del diritto.

Confisca del veicolo, ecco le definizioni certe

“Mentre con il sequestro si limita l’uso del mezzo dopo l’accertamento di una violazione, con la confisca il veicolo diventa di proprietà della Pubblica Amministrazione. E il proprietario non può più vantare nessun diritto”. Questa la regola generale. Ed è avvalorata anche da quello che si legge sul sito istituzionale dell’ACI. La confisca è un provvedimento a carattere sanzionatorio. Attraverso il quale la Pubblica Amministrazione acquisisce la proprietà di un bene, ed a differenza del sequestro o del fermo amministrativo, la
confisca non crea un semplice vincolo alla libera disponibilità del bene, bensì priva il soggetto destinatario del provvedimento del diritto di proprietà del bene che viene acquisito dallo Stato.

La confisca del veicolo per violazioni non commesse dal proprietario?

Adesso, fermo restando il fatto che il nostro lettore farebbe bene a contattare un avvocato per verificare che la Polizia Stradale abbia fatto bene ad applicare la confisca, o se sia stato un provvedimento “eccessivo”, il nostro lettore può essere salvaguardato dalle normative. Quando la grave violazione del Codice della Strada, che ha portato alla confisca del veicolo, è stata commessa da una persona diversa dal proprietario del veicolo, cambia tutto. E diverse sentenze della Cassazione possono consentire al lettore di salvare il veicolo. Si tratta di precedenti di giurisprudenza, che devono essere quindi utilizzati da un avvocato, come già consigliavamo.

La guida in stato di ebbrezza del conducente diverso dal proprietario

La Suprema Corte di Cassazione ha sancito che la confisca del veicolo non si applica in un caso particolare. Ed è quando il soggetto che ha commesso la violazione alle norme del Codice della Strada da cui la confisca scaturisce, non è il proprietario del veicolo.

Se la guida in stato di ebbrezza è del figlio quindi, cambia tutto. Il genitore, che è anche proprietario del veicolo, non ricade nei dettami dell’articolo 213 del Codice della Strada. A meno che non è acclarato che il genitore sapeva che il figlio aveva problemi pregressi di alcolismo o simili. L’Organo delle Forze dell’Ordine che accerta la violazione provvede al sequestro del mezzo facendone menzione nel verbale di contestazione.

Il trasporto del veicolo confiscato

Il proprietario del veicolo è sempre nominato custode dello stesso. Con l’obbligo di depositare il veicolo in un luogo di cui abbia la disponibilità. O in alternativa, di custodirlo, a proprie spese, in un luogo non sottoposto a pubblico passaggio. E provvedendo al trasporto in condizioni di sicurezza per la circolazione stradale. Questo ciò che si legge nell’articolo del Codice prima citato. E sul proprietario che pertanto, ricade l’obbligo, una volta definito il procedimento, di portare l’auto, ove non lo abbiano già fatto le Forze dell’Ordine con il carro attrezzi, in un deposito statale, a proprie spese e in massima sicurezza.