In quest’articolo parliamo di distanze minime per i condizionatori amovibili, ossia la distanza che devono rispettare i condizionatori in un condominio.

Distanze minime per i condizionatori

Una recente sentenza della Corte di Appello di Palermo ha chiarito che non esistono distanze minime per i condizionatori amovibili, ormai necessari per usufruire del proprio appartamento. Secondo questa sentenza i condizionatori d’aria fanno parte appieno delle nostre case e anche i tubi in bella vista non sono più un problema, nonostante l’estetica.

Il problema si pone soprattutto nel caso di condizionatori vecchi, che fanno rumore o che sono mal tenuti creando problemi ai vicini. La Corte si è così espressa in merito alla distanza in cui devono stare i condizionatori in un palazzo rispettando i limiti imposti dal codice civile.

La sentenza ha dato riscontro positivo alla presenza di impianti di aria condizionata e riscaldamento  posti sulle facciate degli edifici, in quanto risulterebbero come elemento essenziale per il godimento delle abitazioni insieme ai relativi tubi. Non è quindi possibile chiederne l’abbattimento. Alla domanda a quale distanza devono stare i condizionatori in un palazzo, in sintesi, i giudici non hanno applicato la regola generale in base alla quale le fabbricazioni devono mantenere almeno tre metri l’una dall’altra, perché gli apparecchi in questione fanno parte dei beni necessari da tenere in casa, senza contare che le regole sulle distanze minime tra le costruzioni non si impiegano agli apparecchi non essendo fissi. La regola vale anche per le tubature sulla facciata, in tal caso limitata per il bisogno di un proprietario di fornire il proprio alloggio di un impianto di condizionamento.