Ripartono i concorsi pubblici. Almeno 125 mila posti vacanti fra le varie amministrazioni della pubblica amministrazione saranno ricoperti entro la fine dell’anno per sopperire alle carenze di organico.

Parte di questi posti vacanti riguardano il Ministero della Giustizia. Sono infatti previste 4.250 assunzioni negli uffici giudiziari entro settembre. Un’ampia manovra di reclutamento attraverso concorsi pubblici, in un momento difficile per l’intero Paese, volta a colmare i vuoti di organico.

Concorsi pubblici al Ministero di Giustizia

Lo annuncia il Ministero della Giustizia spiegando che si tratta di 400 direttori a tempo indeterminato, già entrati dopo un bando pubblico.

Esperti con laurea magistrale, adatti a dirigere cancellerie o segreterie delle esecuzioni ad esempio, destinati a tutto il territorio nazionale, ad esclusione di Bolzano e Trento. I primi assunti dai concorsi pubblici hanno già preso servizio, nei distretti di Perugia e Brescia e alla Corte di Cassazione.

Bando con procedure semplificate anche per i 150 funzionari, riservati invece ai soli distretti dell’Italia settentrionale, che registrano vuoti superiori alla media nazionale. 13 già a Brescia; 31 a Venezia; a breve seguiranno 30 assunzioni a Torino, 44 a Milano e 32 Bologna.

Operatori giudiziari e cancellieri

Sono invece 1.000 gli operatori giudiziari previsti a tempo determinato dai concorsi pubblici. Titolari di riserva di legge o che abbiano già prestato attività negli uffici giudiziari. E 2.700 i cancellieri che prenderanno servizio tra giugno e settembre.

Questo piano di assunzioni, in piena emergenza Covid, procede parallelo alla più ampia programmazione di reclutamento ordinario. Imminente l’immissione di ulteriori 126 unità nel distretto di Milano e 26 in quello di Torino; analogamente si provvederà anche per Bari, Catanzaro, Napoli, Reggio Calabria, Roma e Salerno.

Selezioni online

L’epidemia, come noto, ha bloccato sia i concorsi pubblici sia le prove di reclutamento. Queste ultime, finora basate su selezioni nazionali da espletarsi nella capitale non potranno più avvenire in presenza fisica.

Si dovrà ricorrere alle selezioni online a distanza. Come ha detto il Ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta,

l’idea cui sto lavorando è quella di individuare luoghi pubblici istituzionali. Università, sedi fieristiche e altre aree dotate di strutture, di piattaforme tecnologiche dove ospitare un numero elevato per fare concorsi online in sicurezza. Stiamo facendo alcune verifiche con i sindaci.

Non più quindi spostamenti di massa verso sedi centrali dei ministeri. Il nuovo sistema dei concorsi pubblici sarà basato su selezioni a distanza, online.

Concorsi pubblici più veloci

Si sfrutterà appieno la digitalizzazione per completare le procedure di selezione. Anche perché i concorsi pubblici non possono durare una eternità. Dice ancora Brunetta

“verranno riformati i percorsi di accesso, abbandonando il modello dei concorsi centralizzati con graduatorie a scorrimento e durate pluriennali, non compatibili né con le esigenze delle amministrazioni di reclutare persone rapidamente, né soprattutto delle persone di vedere soddisfatte le loro aspettative di avere risposte in tempi veloci e certi, con la garanzia di parità nelle opportunità”.

I concorsi pubblici saranno quindi digitali e più trasparenti. Il reclutamento del personale avverrà in maniera più veloce rispettando le esigenze delle singole amministrazioni centrali e locali.

 

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