Aumenta il prezzo della benzina. Quando si fa benzina bisogna andare velocemente alla cassa a pagare prima che il prezzo aumenti ancora“, si legge su Fragmentarius. Un aforisma che per quanto possa sembra una battuta, rispecchia purtroppo la triste realtà in cui stiamo vivendo.

Gli ultimi mesi, infatti, sono stati segnati da un aumento generale dei prezzi che sembra destinato a non arrestarsi. A partire dall’alimentazione fino ad arrivare alle bollette di luce e gas, sono tanti i beni e servizi il cui costo è aumentato a dismisura, finendo per pesare sul bilancio delle famiglie italiane.

A peggiorare la situazione il fatto che molte di queste spese non possono essere tagliate e nemmeno rinviate. Ne è un chiaro esempio il carburante, necessario per guidare l’auto. Quest’ultima a sua volta necessaria per raggiungere i vari luoghi di nostro interesse, compreso il posto di lavoro.

Proroga fino a marzo 2023 per il bonus benzina

Proprio il caro carburante continua a destare preoccupazione, tanto da spingere il Governo a intervenire attraverso un decreto ad hoc. Entrando nei dettagli, così si evince dal Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 15, pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

“nel periodo gennaio – marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.

In pratica il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto che permette di rinnovare, per il primo trimestre dell’anno 2023, i buoni benzina da 200 euro a favore dei lavoratori dipendenti.

Con questi prezzi benzina, il bonus 200 euro dovrebbe essere obbligatorio in certi casi

Per poter beneficiare di tale bonus da 200 euro, i soggetti interessati non devono presentare alcuna richiesta. Spetta infatti al datore di lavoro decidere se riconoscere o meno tale agevolazione.

Nessuna azienda, è bene sottolineare, è obbligata a riconoscere tale bonus benzina. La relativa erogazione, infatti, resta a discrezione dello stesso datore di lavoro.

Considerando il preoccupante aumento dei prezzi della benzina, però, non si può non fare una considerazione. Ovvero il fatto che tale agevolazione dovrebbe essere resa in determinati casi obbligatoria. Basti pensare a chi vive nelle grandi città o guida tanto per lavoro. Tutte situazioni in cui la spesa per il carburante non può essere di certo ridotta, finendo così per pesare come un macigno sulle tasche degli automobilisti.