Comuni italiani più digitali. La pandemia e le restrizioni hanno instradato i cittadini a utilizzare maggiormente i servizi internet da remoto. Lo smart working è l’esempio lampante di come le nostre abitudini abbiano subito un radicale cambiamento.

Non tutte le aree geografiche sono state però digitalizzate appieno. Lo sviluppo dei servizi digitali di rete e l’integrazione delle piattaforme istituzionali come Spid e PagoPA non sono ancora accessibili dappertutto.

Digitalizzazione non omogenea

Secondo “Indagine sulle maturità digitali dei Comuni capoluogo“, realizzata fra aprile e maggio 2021 da Fpa e presentata al Forum della Pubblica Amministrazione 2021, il Nord stacca decisamente il Sud.

Le città digitalmente più mature sono ancora soprattutto quelle del Nordest e del Nordovest e quelle con la maggiore densità abitativa, ma non mancano casi virtuosi fra i piccoli comuni e nel Mezzogiorno.

In tutto, secondo l’indagine, sono 49 le città italiane che nel corso del 2021 hanno raggiunto un livello elevato di maturità digitali. Sono 14 in più rispetto al 2020.

I Comuni più digitali

I Comuni più digitali in Italia e che mostrano performance sufficienti sono: Aosta, Arezzo, Bari, Bergamo, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Cuneo, Ferrara, Forlì, Genova, La Spezia, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Lucca, Matera, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Siena, Torino, Trento, Treviso, Venezia, Vercelli, Verona, Vicenza.

Ci sono poi Comuni digitali che ottengono una valutazione migliore e sono: Bologna, Firenze, Milano, Roma, Modena, Pisa e Cesena.

Le aree a densità abitativa elevata

Le città più mature in campo digitale si collocano prevalentemente nelle regioni del Nord Ovest (15 comuni su 24 in fascia alta, 7 in quella intermedia) e del Nord Est (17 comuni su 24 in fascia alta, 5 a livello medio).

Esse presentano mediamente un’elevata densità abitativa. Ma fra i 49 comuni più digitali figurano anche 9 città del Sud (Bari, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Lecce, Matera, Napoli, Palermo) e 8 città di piccole dimensioni.

I servizi offerti

L’offerta di servizi pubblici digitali è l’ambito in cui sono stati fatti i maggiori progressi: 47 dei 110 comuni analizzati hanno raggiunto un elevato livello di disponibilità dei servizi digitali (contro i 30 del 2020), 42 si sono posizionati in fascia intermedia (-3) e 21 in fascia bassa (erano 34 l’anno scorso).

I servizi digitali maggiormente offerti dai Comuni italiani sono quelli legati allo Sportello unico delle attività produttive (Suap). Ma anche la prenotazione di appuntamenti per il rinnovo della carta d’identità, offerta online in 107 città. Seguono l’iscrizione alla mensa scolastica (96), la presentazione di pratiche di edilizia privata (84) e la visualizzazione e il pagamento di contravvenzioni (81).

L’integrazione con le grandi piattaforme nazionali – come Spid, PagoPA, Anpr, Cie etc – rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di digitalizzazione della PA. Questo indicatore, però, appare meno dinamico rispetto a quello dedicato ai servizi pubblici digitali.