Vediamo come versare i contributi per mettersi al riparo da eventuali riforme delle pensioni potenzialmente svantaggiose. Ovverosia, riforme tali da introdurre criteri più stringenti per il ritiro dal lavoro. Non solo sull’età. Ma anche e soprattutto sul requisito dell’anzianità contributiva.

Nel dettaglio. su come versare i contributi c’è da dire che sul calcolo di questi ai fini pensionistici non c’è retroattività a livello legislativo. Ragion per cui, in caso di riforme pensioni che sono svantaggiose, i contributi già versati seguirebbero il sistema di calcolo in vigore.

E non quello futuro secondo quello che è il cosiddetto principio pro rata.

Come versare i contributi per mettersi al riparo da riforme delle pensioni svantaggiose

Quindi, il problema su come versare i contributi per mettersi al riparo da riforme pensioni svantaggiose non esiste. Per esempio, chi ha contribuzione prima del 1996 può beneficiare del sistema di calcolo retributivo. Mentre solo dal 1996 per i contributi versati la pensione si calcola con il sistema contributivo. Ovverosia, dopo la riforma Dini.

Quindi se nel 2023, per esempio, cambierà il sistema di calcolo della pensione in base ai contributi versati, quelli anteriori al 2023 non subiranno alcuna eventuale penalizzazione. In quanto, su come versare i contributi per mettersi al riparo da riforme pensioni svantaggiose, questi sarebbero sempre valutati. Ed anche calcolati con il vecchio sistema.

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Su come versare i contributi per mettersi al riparo da riforme delle pensioni svantaggiose, inoltre, c’è da precisare un’altra cosa. Ovverosia, che dal 2023 per le pensioni anticipate il sistema di calcolo della pensione potrebbe essere basato interamente sul contributivo. Ma si tratterebbe in ogni caso di una misura opzionale per il lavoratore. Visto che, aspettando la pensione di vecchiaia a 67 anni, non andrebbe a pagare lo scotto di eventuali riforme delle pensioni svantaggiose.