Da quando fu introdotta nel 2013 la patente europea, anche gli italiani si sono dovuti adeguare a regole e ragionamenti diversi dal solito. E per patente europea facciamo riferimento alla patente a punti. Una modifica del Codice della Strada proprio nel 2013 istituì, infatti, la patente a punti. Alla patente degli italiani venne applicato un meccanismo simile a quello delle assicurazioni, cioè una specie di Bonus/Malus.

Solo che per la polizza RC Auto, che resta l’unica obbligatoria per poter circolare con il proprio veicolo, il meccanismo riguarda il premio da versare per la polizza, mentre per la patente riguarda il diritto ad averne una valida.

Molti contribuenti ci chiedono spiegazioni su come fare per recuperare i punti della patente perduti precedentemente. Ed ecco che è necessario spiegare bene il funzionamento del meccanismo, a partire dalle regole di perdita o recupero dei punti sulla patente di guida.

Ecco il dubbio del nostro lettore

“Buongiorno, mi chiamo Carlo e ieri sera ho senza dubbio preso un verbale perché sono passato con il rosso al semaforo. Distrattamente mi sono reso conto dopo che all’incrocio era scattato già il verde della strada che intersecava la mia. Non passavano altre auto, ma sono praticamente certo che la telecamera montata sopra il semaforo mi ha preso in pieno. Arriverà la multa e mi chiederanno di indicare il conducente del veicolo. Ho preso già in passato altre multe di questo tipo. Almeno una per eccesso di velocità e almeno un’altra per parcheggio su una rampa per disabili, coperta però da sabbia a terra e alberi per il cartello che la indicava. Non so quanti punti ho ma vi chiedo: cosa posso fare per recuperarli prima che li perda tutti?”

Patente a punti, di cosa si tratta?

ll sistema della patente a punti altri non è che un sistema che premia gli automobilisti che meglio si comportano alla guida, con inevitabile riferimento alle regole del Codice della Strada.

Infatti nel 2013 fu introdotto questo meccanismo che assegna un punteggio pari a 20 alla patente di tutti gli automobilisti. E che prevede la decurtazione dei punti in base all’infrazione commessa. E si parla di infrazioni che secondo il Codice della Strada hanno la decurtazione dei punti come sanzione amministrativa accessoria. Tutto come lecitamente previsto dall’articolo n° 126 bis del Codice della Strada. Ogni biennio trascorso senza commettere violazioni che prevedono al decurtazione dei punti produce il guadagno di due punti sulla patente. Come dicevamo, più o meno un meccanismo simile a quello della polizza RCA, dove ogni anno senza sinistri si scende di classe di merito e dove a ogni sinistro si sale di due.

Quando i punti stanno per finire, cosa fare?

La domanda del nostro lettore è interessante, prima di tutto perché avremmo per lui un consiglio sulle modalità disponibili per capire quanti punti ha ancora sulla patente. Infatti esiste il Portale dell’Automobilista dove collegandosi e autenticandosi con le credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile verificare innanzi tutto il saldo punti. E poi si possono verificare le multe prese e le decurtazioni prese per ogni violazione. Infatti nel Portale si possono verificare le date di ogni verbale preso, il luogo della violazione, l’organismo accertatore e i punti decurtati di volta in volta. Per quanto riguarda le possibilità di recuperare punti, non si può non passare da dei corsi. A dire il vero per quanto concerne la multa che crede di aver preso il nostro lettore, una via per evitare di incorrere nella decurtazione ci sarebbe. In effetti la multa per T-RED, come si chiama l’apparecchiatura montata sui semafori, paragonabile all’autovelox per gli eccessi di velocità, è una multa differita.

Ovvero arriverà a casa del trasgressore, con la richiesta di indicare il guidatore al momento della violazione.

Come farla franca sulla decurtazione dei punti patente

Non è certo una soluzione virtuosa perché si tratta di una furberia, ma per tutte le multe differite, cioè quelle che arrivano a casa del proprietario del veicolo che ha trasgredito il Codice, si può omettere di indicare il guidatore al momento della trasgressione. E le multe al semaforo o con autovelox, quando non possono essere comminate direttamente dalle Forze dell’Ordine sono tra queste. Basterà non rispondere alla lettera che chiede l’invio dei dati patente del guidatore. In questo caso, si salveranno i punti sulla patente, ma occorrerà pagare una multa che successivamente arriverà a casa del trasgressore. Una multa per omessa indicazione del conducente. Infatti la multa arriva a casa del proprietario del veicolo a prescindere da chi era alla guida al momento della violazione. Tramite le banche dati i sistemi consentono di verificare per numero di targa, chi è il legittimo proprietario del veicolo.

Recuperare punti sulla patente

Chi invece ha perduto troppi punti sulla patente potrà recuperarli passando da dei corsi di recupero presso le autoscuole. Infatti queste strutture che servono per conseguire la patente, avviano corsi di recupero proprio allo scopo di offrire questa possibilità ai trasgressori. Ogni corso però fa recuperare massimo 6 punti. E si tratta di corsi a pagamento, perché in genere costano tra i 150 ed i 200 euro. E’ bene ricordare che questi corsi possono essere praticati da chi non è sceso a zero come punteggio patente.

Infatti, se i punti sulla patente sono già stati perduti tutti, occorrerà ripassare dagli esami di abilitazione. In pratica occorrerà rifare gli esami per dimostrare di avere ancora chiare le regole e le normative sulla circolazione. Un esame determinante per riavere il documento che serve per guidare. Non superare l’esame porta al ritiro del documento.