È vero che la grave crisi economica spinge le famiglie a rivedere le priorità. Altrettanto vero è che il cambiare auto forse è una delle ultime cose che una famiglia che ha difficoltà ad arrivare a fine mese viva può decidere di programmare di questi tempi. Però è vero che forse mai come adesso cambiare auto è vantaggioso, soprattutto alla luce di importanti incentivi statali e locali utili proprio per sostituire un veicolo obsoleto. Cambiare una auto potenzialmente inquinante, con una a basse emissioni inquinanti e quindi green, è la materia su cui battono questi incentivi.

Oltretutto va sottolineato come ci sono famiglie che sono praticamente costrette a guardare ad auto più nuove di quelle che effettivamente hanno. Una necessità dettata dalle limitazioni alla circolazione delle auto più inquinanti e dalle varie ZTL che ormai sono diffuse in quasi tutte le grandi città. E l’argomento incentivi bonus auto è diventato di pubblico dominio. Molte persone però non sanno cosa fare.

“Buonasera, avrei bisogno di una mano a capire cosa posso sfruttare per cambiare auto. So che sono in vigore numerosi incentivi per l’acquisto di una nuova auto elettrica e non solo. Premetto che vivo a Milano ed ho una macchina del 2006 a gasolio. Auto che da tempo non riesco ad utilizzare come vorrei e in molte delle zone della mia città per via delle limitazioni al traffico per i veicoli come il mio. Potete dirmi cosa passa la normativa vigente e come posso sfruttare al massimo gli incentivi disponibili? Grazie in anticipo per la risposta”

Auto nuove e incentivi per l’acquisto sono sempre più necessari

Circolare con un’auto Euro 2, Euro 3 e così via sta diventando praticamente impossibile in molti posti in Italia. Talmente impossibile che anche chi non vorrebbe è spinto a cambiare auto. E su questo che gli incentivi statali si incastonano prendendo quell’appeal che misure del genere devono avere.

Ma vista la collocazione geografica del nostro lettore, inevitabile non parlare di un bando con tanto di incentivi emanato dal Comune di Milano (il lettore vive proprio nel capoluogo lombardo). E ci sono 12.480 ragioni per andare ad approfondire l’argomento. Un incentivo che può arrivare infatti a 12.480 euro per acquistare una nuova auto.

Che incentivo ha prodotto il Comune di Milano sulle auto

Molte persone si chiedono come sfruttare 12.480 euro di incentivi bonus su acquisto auto elettriche o a benzina. Una domanda di strettissima attualità questa, anche alla luce del nuovo bando con incentivi del Comune meneghino. Una nuova dote di incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ibride o benzina. Un incentivo che si affianca a quelli statali della stessa natura e che quindi, fanno riferimento al bonus sugli acquisti di nuove auto e nuove moto.

Non solo auto elettriche ma anche auto a benzina possono essere incentivate

È stato pubblicato il bando del Comune di Milano per l’accesso, da parte dei cittadini residenti, per gli incentivi auto 2022 che vanno ad aggiungersi agli ecobonus statali per l’acquisto di auto e moto. L’agevolazione come logica vuole riguarda chi è residente a Milano. Dal punto di vista dei veicoli invece, l’incentivo va nella direzione delle auto elettriche ma non solo. Agevolati gli acquisti pure di auto diverse dalle Full Electric e quindi anche ibride o a benzina. Il tutto purché si tratti di auto a emissioni di CO2 contenute. Infatti le emissioni inquinanti devono essere non sopra i 135 g/km.

L’Isee è fondamentale per l’incentivo di Milano

Anche l’anno scorso il Comune di Milano si è dimostrato virtuoso da questo punto di vista. Un bando simile a questo appena pubblicato era disponibile per l’anno 2021. Quest’anno però rigidi i limiti Isee.

Infatti il contributo è calmierato all’indicatore della situazione economica equivalente di una famiglia, cioè al certificato che offre comunemente accesso alle svariate misure assistenziali previste per i meno abbienti. E per le famiglie con redditi molto bassi e quindi anche con un Isee molto basso, l’incentivo può arrivare fino a 12.480 euro. Va ricordato che l’utilizzo del bonus va effettuato entro il 31 dicembre prossimo. E per chi ha comprato un veicolo nel 2022, cioè dal primo gennaio scorso, l’agevolazione è retroattiva.

Bonus e incentivi per i meno abbienti, i calcoli

In base all’ammontare dell’Isee cambia l’incentivo che si dota di maggiorazioni calmierate proprio all’Isee. Tutto diviso in tre fasce e cioè per Isee fino a 12.000, tra 12.000 e 15.000 e tra 15.000 e 20.000. Tutti gli incentivi sono aperti in caso di rottamazione di un veicolo obsoleto per i residenti nel Comune di Milano e sull’acquisto di un’auto elettrica, ibrida o a benzina. Un’altra limitazione da tenere in considerazione riguarda il costo della nuova auto che si va a comperare. Infatti il nuovo veicolo non deve essere di listino con prezzo superiore a 45.000 euro. Ricapitolando, il contributo massimo erogabile su un acquisto di un nuovo veicolo è fino a 12.480 euro che risulta però erogabile solo a richiedenti con un Isee familiare pari o al di sotto di 12.000 euro e su auto con emissioni inquinanti comprese tra zero e 20 g/km. Per chi non ha un Isee o ne ha uno che supera la soglia massima di 20.000 euro il contributo massimo erogabile è pari a 9.600 euro. Le auto da rottamare necessariamente per poter godere dell’incentivo sono quelle con propulsore a benzina fino ad Euro 4 e le auto a gasolio fino ad Euro 5.

La guida all’incentivo, come fare a sfruttarlo

La domanda è cumulabile con altri incentivi di questo genere, purché non siano incentivi erogati dalla Regione Lombardia nei 36 mesi precedenti. Sul sito istituzionale del Comune di Milano, oltre al bando degli incentivi c’è la procedura di richiesta che può avvenire presentando tutta la documentazione di acquisto, se è stato già effettuato.

In alternativa si può operare prenotando l’incentivo, per poi richiederlo ed ottenerlo ad acquisto effettuato, naturalmente producendo tutta la documentazione prevista. Per la procedura di richiesta, che ricordiamo è esclusivamente telematica, serve autenticarsi con lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la CIE (Carta di identità elettronica con pin) o la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).