Oggi è difficile non avere bisogno di un bravo commercialista: non solo grandi aziende e PMI ma anche freelance e lavoratori dipendenti hanno bisogno di un punto di riferimento competente e affidabile per stare al passo con la normativa ed essere sempre aggiornati su oneri, tributi, bonus e incentivi e scadenze. Nelle prossime pagine potete trovare una pratica guida alla scelta del commercialista giusto: requisiti, competenze, preventivi e tutto quello che c’è da sapere su questo professionista. Auto aziendali: cosa chiedere al commercialista
Qual è il commercialista giusto? Dipende anche dal cliente
Non esiste un commercialista giusto per tutti in modo universale.
Scegliere il commercialista: quali parametri valutare
Detto questo ci sono indubbiamente dei requisiti caratteriali e professionali che un commercialista, a prescindere dal potenziale cliente, deve avere. Ecco quali aspetti andrebbero valutati prima di affidare la gestione della vostra contabilità ad un commercialista.
- Empatia: è una cosa molto soggettiva quindi un vostro amico/conoscente potrebbe trovarsi bene con un commercialista e voi no. Del resto questa figura deve in primo luogo ispirare fiducia.
- Chiarezza e trasparenza: forse le grandi aziende possono permettersi di affidare la contabilità ad un commercialista senza entrare nel dettaglio delle procedure dal punto di vista tecnico. Ma soprattutto un lavoratore autonomo a partita iva dovrebbe puntare alla chiarezza e alla trasparenza. Meglio evitare professionisti che si nascondo dietro tecnicismi e preferire invece un intermediario dal linguaggio semplice e disposto a spiegare in modo paziente.
- Smart: un buon commercialista deve essere smart e brillante. Non deve limitarsi a gestire la contabilità ma anche studiare soluzioni, ovviamente legali, in grado di far risparmiare il cliente.
Quanto costa un buon commercialista? Preventivi a confronto
Un aspetto che sicuramente non va sottovalutato è il preventivo del commercialista.