Vediamo come saranno le pensioni anticipate nel 2022 senza la decadente Quota 100. Anche perché il prossimo sarà un anno di transizione per la previdenza pubblica in Italia. A partire dal fatto che la Quota 100, in scadenza il prossimo 31 dicembre del 2021, sarà sostituita nel 2022 dalla Quota 102. Ma a sua volta la Quota 102 avrà una validità pari a soli 12 mesi.

Ed allora, su come saranno le pensioni anticipate nel 2022, c’è da dire prima di tutto che i lavoratori più svantaggiati saranno i nati nel 1960.

I quali l’anno prossimo compiranno il 62esimo anno di età. Ma in assenza della Quota 100 non potranno ritirarsi dal lavoro con 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

Come saranno le pensioni anticipate nel 2022 senza la decadente Quota 100

Chiarito come saranno le pensioni anticipate nel 2022 senza la decadente Quota 100, c’è anche da dire che per il prossimo anno ci saranno altre due misure primarie per il ritiro anticipato dal lavoro. Ovverosia, l’Ape Sociale ed Opzione Donna.

Ma i requisiti sono diversi rispetto alla Quota 100. Ed anche rispetto alla Quota 102 che alza lo scalino anagrafico da 62 a 64 anni di età. Questo è il quadro su come saranno le pensioni anticipate nel 2022, mentre per l’anno successivo è attesa la riforma strutturale della previdenza pubblica. Con l’ipotesi di uscite anticipate con il sistema di calcolo contributivo pieno da 62 e fino a 65 anni. Così come è riportato in questo articolo.

Quando sarà svelata la riforma 2023 per la previdenza pubblica in Italia?

Pur tuttavia, da come saranno le pensioni anticipate nel 2022, a come saranno nel 2023, ci sarà da attendere. In quanto dalle ipotesi si passerà a qualcosa di concreto solo a primavera 2022 inoltrata. Ovverosia, al termine del tavolo di confronto Governo-Sindacati che partirà tra pochi giorni.

Precisamente, partirà il 20 dicembre prossimo dopo che, organizzato da Cgil e Uil, tra l’altro, nella giornata di ieri c’è stato lo sciopero generale contro la manovra finanziaria.

E questo perché, sebbene la Cisl si sia smarcata dallo sciopero generale, i Sindacati chiedono una riforma delle pensioni che, improntata sulla flessibilità in uscita, sia non solo organica. Ma anche lungimirante.