Mini guida su come riscattare gli anni di laurea per la pensione.  Tra i periodi riscattabili ai fini della pensione, troviamo il riscatto del corso legale di laurea, ammesso solo a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio.

Riscattare gli anni di laurea INPS

Sono esclusi dal riscatto INPS:

  • i periodi di iscrizione fuori corso;
  • i periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’art.2, comma 1, del D. Lgs. n.184 del 30/04/1997 (Fondo pensioni lavoratori dipendenti e gestioni speciali del Fondo stesso per i lavoratori autonomi e fondi sostitutivi ed esclusivi dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti e gestione di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335).

Sono ammessi al riscatto INPS: diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);

  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro e non superiore a sei anni);
  • diplomi di specializzazione che si conseguono successivamente alla Laurea ed al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • titoli accademici introdotti dal decreto n.509 del 3 novembre 1999 cioè: Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale cui si accede con la laurea.

  APPROFONDISCI – Contributi da riscatto INPS 2015

Riscattare gli anni di laurea: requisiti e condizioni

Per poter ottenere il riscatto degli anni di laurea occorre:

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali
  • essere titolari di contribuzione nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto dalla legge n. 247/2007 per le domande presentate a decorrere dal 01.01.2008.

 Pagamento contributi riscatto laurea: calcolo onere

L’onere di riscatto laurea è determinato:

  •  per periodi da riscattare che si collocano fino al 31/12/1995: la somma da versare sarà determinata con i criteri previsti dall’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338 (riserva matematica); l’onere sarà diverso in rapporto a fattori variabili quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso e le retribuzioni percepite negli ultimi anni.
  • per periodi da riscattare che si collocano dopo il 31 dicembre 1995: l’ onere è determinato, per espressa   disposizione di  legge,  applicando  l’ aliquota contributiva in vigore alla data   di  presentazione della domanda di riscatto, nella misura    prevista   per il versamento della contribuzione obbligatoria    dovuta   alla  gestione pensionistica dove opera il riscatto stesso.

Per soggetti inoccupati: coloro che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione Separata, e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa, in Italia o all’estero, possono ottenere l’onere da riscatto, costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria (vigente nell’anno di presentazione della domanda)

Pagamento rateale: contributi riscatto

Per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2008, gli oneri da riscatto per periodi in relazione ai quali trova applicazione il sistema retributivo ovvero contributivo possono essere versati ai regimi previdenziali di appartenenza in unica soluzione ovvero in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi per la rateizzazione.

In caso di pagamento rateale è possibile richiedere l’ addebito diretto su un conto bancario o postale e il mancato pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata è considerato come rinuncia alla domanda che viene archiviata dall’Inps senza ulteriori adempimenti.

 Come si paga

Il pagamento si effettua utilizzando i bollettini MAV inviati dall’INPS che possono essere pagati:

  • presso qualsiasi sportello bancario senza costi aggiuntivi
  •  presso tutti gli uffici postali, pagando la commissione postale vigente.

E’ possibile stampare i bollettini MAV  direttamente dal sito seguendo il seguente percorso: www.inps.it –> Portale dei Pagamenti –> riscatti ricongiunzioni e rendite, muniti di codice fiscale e il codice PIN rilasciato dall’IPS.

Il pagamento dei contributi da riscatto è anche possibile presso:

  •  soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”
  • tabaccherie che aderiscono al circuito Reti Amiche
  • gli sportelli bancari di Unicredit Spa (con pagamento in contanti per tutti gli utenti o, per i correntisti Unicredit, anche a debito sul conto corrente bancario)
  • tramite il sito Internet Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio Banca online
  • On line sul sito Internet www.inps.it –> Portale dei Pagamenti –> riscatti ricongiunzioni e rendite, utilizzando la carta di credito per perfezionare il pagamento
  • tramite il contact center al numero 803164 gratuito da rete fissa oppure al numero 06164164 da cellulare a pagamento secondo la tariffa prevista dal proprio gestore telefonico (con carta di credito).

Il mancato versamento dell’importo in unica soluzione o della prima rata sarà considerato come rinuncia alla domanda.   APPROFONDISCI – Contributi da riscatto INPS 2015