Il modello 730 è il primo modello di dichiarazione dei redditi che parte annualmente. E dal 2 maggio 2023 i contribuenti potranno iniziare a visionare nei cassetti fiscali la loro precompilata. Poi dal giorno 11 di maggio si partirà con la possibilità di correggerla, ritoccarla, confermarla e inviarla. Le modalità di completamento della procedura sono sempre le solite, cioè quelle telematiche. I CAF ed i consulenti possono rappresentare una scelta da parte dei contribuenti per l’assistenza alla procedura di compilazione, controllo ed invio della dichiarazione.

In alternativa valido anche il canale fai da te con le credenziali SPID, CIE o CNS.

Accesso all’area riservata del Fisco con queste credenziali, e il contribuente può fare tutto da solo. Ma dallo scorso anno c’è la possibilità di delegare un parente alla procedura. Delega che permette anche a chi non è avvezzo alla tecnologia, di presentare la dichiarazione dei redditi. Ed è una ulteriore possibilità che adesso si implementa di una ulteriore opportunità come vedremo in seguito.

“Buonasera, sono una pensionata di 70 anni che deve presentare la dichiarazione dei redditi. Vorrei fare tutto da sola, senza rivolgermi al CAF. Vorrei delegare mia figlia ma lei mi dice di non sapere bene come fare per poter accedere alla mia dichiarazione dei redditi. Non ho lo SPID e quindi secondo lei serve una delega. Mia figlia presenta da sola il suo 730, e vorrei che facesse lo stesso con il mio. Mi spiegate bene la procedura di delega?”

Le modalità di presentazione del modello 730

Dal 2022, come anno di dichiarazione reddituale, oltre alle tradizionali modalità di invio del 730, cioè le già citate modalità autonome o tramite professionisti, c’è la via della delega ad un familiare. Si tratta della modalità con cui il contribuente interessato alla dichiarazione dei redditi tramite procura può delegare un soggetto terzo a fare tutto in suo nome. Quindi, è possibile conferire una procura anche ad un familiare o ad un soggetto estraneo al proprio nucleo familiare.

La novità introdotta dal mese di maggio del 2022 infatti recepisce effettivamente quello che è un vecchio dettame normativo (DPR n° 600 del 1973).

Nello specifico la legge prevede che un contribuente può farsi rappresentare presso gli uffici finanziari da un procuratore generale o speciale mediante semplice procura. E per il modello 730 dallo scorso anno proprio questo può essere fatto. Addirittura viene stabilito che patenti e affini entro il quarto grado possono essere autorizzati senza l’autentica della firma sulla procura. Pertanto la platea dei possibili soggetti abilitati a visualizzare dal 2 maggio la dichiarazione dei redditi di un contribuente possono essere anche questi delegati. Inoltre questi delegati dall’11 maggio potranno anche trasmettere le dichiarazioni dei redditi per chi li delega.

Come delegare un familiare alla presentazione del proprio modello 730

Nessuna procura quindi per un parente, che può essere delegato da un contribuente semplicemente tramite una domanda con un modulo presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. E l’istanza di delega va presentata secondo la procedura prevista e quindi tramite il servizio telematico di consegna documenti che è presente nell’area riservata dello stesso sito prima citato, tramite PEC o presentandosi allo sportello territoriale dell’Agenzia competente per territorio. Allo sportello naturalmente serviranno le copie dei documenti di riconoscimento di delegante e delegato.

La proceduta diretta allo sportello è l’unica utilizzabile se la delega è fatta tramite procura ad un soggetto diverso da un parente. La stessa procedura diretta allo sportello può servire con le apposite pezze giustificative nel caso in cui il delegante sia impossibilitato fisicamente a presentare istanza. In questo caos oltre alla copia del documento di identità di delegato e delegante, serve una attestazione dello stato di impedimento del rappresentato, come può essere un certificato medico per esempio.

Cosa altro sapere della delega alla presentazione del modello 730

La nostra lettrice quindi può benissimo delegare la figlia all’operazione di trasmissione del suo modello 730. Va ricordato che un contribuente può delegare esclusivamente una sola persona. Al contrario chi riceve delega, può farlo da tre diversi contribuenti al massimo. La figlia della nostra lettrice una volta confermata la delega, potrà accedere alla precompilata del genitore con le sue credenziali di accesso e non necessariamente con quelle del delegante, che tra l’altro nel caso della nostra lettrice, non sono presenti. La novità di quest’anno è una ulteriore semplificazione alla procedura di delega. Infatti da quest’anno esiste una via alternativa per farsi delegare. Il contribuente interessato può infatti delegare una persona di fiducia anche tramite video-chiamata. In questo caso sarà un funzionario delle Entrate il soggetto che dall’altra parte della webcam ad assistere nella procedura i richiedenti.

Scadenza della delega, ecco la durata prevista per la nuova stagione reddituale

Infine, rispetto allo scorso anno, ecco la possibilità di rendere la delega valida per un periodo superiore. Infatti fino allo scorso anno la delega valeva fino alla fine dell’anno solare di riferimento. Adesso, dietro richiesta esplicita del contribuente che delega un soggetto terzo, la delega può valere anche per 3 anni. Significa, nel caso specifico della nostra lettrice che può delegare la figlia per le dichiarazioni dei redditi 2023, 2024 e 2025.