Il bollo auto resta la tassa che più di tutte fa male agli italiani. Nessuno vorrebbe pagarla. Tutti la percepiscono come un tributo non corrispondente ai servizi ricevuti. Quindi, tassa sprecata. Strade dissestate e con scarsa manutenzione.

Si tratta, infatti, della tassa di circolazione dei veicoli. Colpisce il possesso del veicolo stesso, purché messo in circolazione (quindi, immatricolato). E’ di competenza regionale. L’importo da pagare dipende dalla potenza (espressa in kw).

Il legislatore stabilisce a livello nazionale delle esenzioni.

Si pensi all’esenzione bollo auto disabili. Il veicolo posseduto da un soggetto con legge 104 non paga il bollo. Le Regioni, poi, nell’ambito della propria autonomia, possono stabilire sconti ed esenzione. In alcune non si paga ad esempio, il bollo auto elettriche.

Dove e quando si può pagare il bollo auto meno di 150 euro

Per pagare la tassa al di sotto dei 150 euro una soluzione potrebbe essere proprio quella di acquistare un veicolo elettrico. Ad esempio, le seguenti 18 Regioni del nostro Paese ne stabilisco completa esenzione per i primi 5 anni dall’immatricolazione:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Campania
  • Calabria
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Marche
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Trentino Alto Adige
  • Umbria
  • Valle d’Aosta
  • Veneto.

Trascorso il quinquennio, le stesse citate Regioni, applicheranno uno sconto del 75% (quindi, un bollo auto elettriche pari al 25% dell’importo dovuto). Considerando un bollo ordinario dei 250 euro, quindi, significherà pagare, dopi 5 anni, una tassa di 62,50 euro (un bel risparmio insomma). Ricordiamo che l’ACI mette a disposizione un servizio di calcolo online bollo auto.