Chi dal 2022 si aspetta l’uscita del canone Rai in bolletta resterà deluso. L’addebito diretto sulla fattura dell’energia elettrica, infatti, potrebbe slittare ancora di un anno. Quindi, al 2023, con un ritorno al bollettino di c/c.

L’addebito è a rate

E’ l’Europa a chiedere che il nostro Paese elimini il canone Rai in bolletta e trovi altra modalità di riscossione. E l’Italia ha preso impegno nel farlo con l’approvazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Ricordiamo che dal 2016, la tassa per il possesso della televisione di casa è riscossa dallo Stato mediante addebito diretto nella fattura della luce. Al fine di contrastare l’evasione fiscale, infatti, da quell’anno, il legislatore ha deciso di abbandonare il bollettino di c/c introducendo la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica domestica residenziale (tipo D2) si considera anche possessore di TV.

Dal 2017 il canone Rai è passato dai 100 euro annui a 90 euro annui (oggi riscossi con addebito nella bolletta in quote bimestrali da 18 euro ciascuna).

La voce che scomparirà per il canone Rai in bolletta

Come anticipato, sul canone Rai in bolletta della luce, l’Europa ha ammonito il nostro Paese invitandolo ad abbandonare questa modalità di riscossione, ritenendola contraria al principio di trasparenza verso i cittadini i quali si ritrovano, in questo modo, a dover gestire il versamento di una tassa all’interno di un servizio (quello per l’energia elettrica) diverso rispetto a quello cui è diretto il canone.

Si tratta di una raccomandazione UE che l’Italia è chiamata a ricevere entro la fine del prossimo anno. Quindi, il canone Rai in bolletta potrebbe sparire dal 1° gennaio 2023 e se ciò accadrà sarà semplice accorgersene, in quanto dalla fattura scomparirà la voce di costo “Canone di abbonamento alla televisione per uso privato”.

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